«Non può passare la linea che qualunque olandese può causare danni all’estero, tanto poi paga lo Stato», spiega un rappresentante dell’Ambasciata in Italia dei Paesi Bassi. Che conferma come anche la città di Rotterdam non parteciperà ufficialmente a nessuna raccolta fondi. Secondo quanto ricorda Il Messaggero, l’unica disponibilità che è stata data dalle autorità olandesi è di tipo investigativo: la magistratura di Rotterdam ha aperto un’indagine parallela a quella della Procura di Roma. Se venissero rintracciati i teppisti, in questo modo i risarcimenti sarebbero più facili. Ma dal punto di vista del portafoglio: zero. Gli unici che si sono mossi al momento sono i privati. In tutto sono state lanciate 4 iniziative di crowdfunding, coordinate dall’associazione “Salviamo la Barcaccia”. Ma anche in questo caso ancora non c’è stato nessun versamento concreto nelle casse di Palazzo Senatorio. «Abbiamo raccolto circa 27mila euro– dice la presidente dell’associazione, Angela Mannaerts – 7mila arrivano da alcuni accademici olandesi, 11mila sono stati donati online, altri 6mila li abbiamo ottenuti noi direttamente come associazione». Poi ci sono gli studenti della scuola olandese Celeanum Gymnasium, che ieri hanno consegnato, in piazza di Spagna, un assegno al Campidoglio di 3.200 euro