(T. ORMEZZANO) – C’è una sorta di toppa azzurra con la scritta “benvenuti” a coprire l’enorme scudetto dove c’è scritto “non c’è 2 senza 3”, con le due cifre a caratteri cubitali che generalmente troneggia all’ingresso della tribuna dello Juventus Stadium. Il saldo dei tricolori secondo la contabilità bianconera lascia il posto alle grafiche della Figc, con il richiamo al grande evento di martedì sera, l’amichevole di lusso tra Italia e Inghilterra. Secondo gli abituali inquilini dello Stadium, l’occultamento dei 32 scudetti bianconeri, compresi ovviamente i due titoli spazzati via da Calciopoli, dalle grafiche dell’impianto bianconero addobbato con il “look” della Federazione, è l’ultimo “dispetto” da sopportare. Un oltraggio a detta di molti tifosi juventini che, sulle pagine del portale TuttoJuve e sui social network, stanno organizzando la loro protesta: andare alla partita con cartelli, bandiere e magliette raffiguranti il 32, il numero della discordia tra Juve e Figc. Non saranno comunque in molti, perché la prevendita non è andata molto bene. A poco più di 24 ore dall’amichevole tra Italia e Inghilterra in programma allo Stadium, sono stati infatti venduti meno 30 mila biglietti dei quasi 41 mila disponibili: sul circuito Ticket One c’è ancora disponibilità in ogni settore, con costi più che accettabili, dai 20 ai 77 euro. L’unico sold out lo ha fatto registrare il settore ospiti, dove sono attesi 2.099 tifosi inglesi. Il ritorno di Conte nella sua città di adozione, con la veste di Ct della Nazionale, non ha dunque scaldato i cuori dei suoi ex tifosi bianconeri. Ma la risposta fredda del pubblico torinese è probabilmente dovuta anche al clima gelido che si avverte tra la Nazionale e la Juve. L’aria tra i vertici bianconeri e azzurri è ancora tesa: non aiutano certamente la rivendicazione juventina dei due scudetti revocati, la minaccia di causa multimilionaria alla Figc (“una lite temeraria”, ammonisce Tavecchio), la polemica sull’utilità degli stages di febbraio (poi annullati), il recente caso-Marchisio, con lo strascico delle punture tra John Elkann e Conte, e le voci sempre più insistenti che vogliono la storica partnership tra Fiat e Azzurri pronta a saltare.In questo senso sembra quasi salvifica, per evitare imbarazzanti frizioni, la missione in Svezia del presidente Andrea Agnelli e del dg Beppe Marotta, oggi e domani impegnati nell’assemblea generale dell’Eca a Stoccolma. Un contrattempo che eviterà ai due dirigenti di prendere parte al pranzo ufficiale tra i vertici bianconeri e quelli della federazione. Salvo contrattempi, Agnelli e Marotta rientreranno comunque in tempo per assistere a Italia-Inghilterra. In uno Stadium diverso, colorato di azzurro con buona pace (o no?) dei totem bianconeri.