I sospetti sono diventati dolorose certezze. A pochi giorni dal sfida al Napoli, epicentro – almeno in questa fase – della corsa al secondo posto, Rudi Garcia perde una delle pedine più importanti della sua Roma: Gervinho ha riportato una lesione muscolare alla coscia e dovrà stare fermo tre settimane. L’ennesimo guaio muscolare di una stagione, da questo punto di vista, più che tormentata per la Roma, già costretta sabato a fare a meno di Keita e forse anche di Totti.
GERVINHO FUORI 3 SETTIMANE – E’ arrivato a Roma nel primo pomeriggio. Portando con sé una valigia di speranze, Destinate, però, a restare deluse. Gli esami strumentali hanno confermato quello che un po’ tutti a Trigoria temevano e forse avevano intuito già nelle ore scorse parlando con il calciatore e con i medici della nazionale ivoriana: Gervinho ha riportato nel match contro la Guinea Equatoriale di domenica una lesione muscolare di primo grado alla coscia destra. “La prognosi è di tre settimane. Da domani il calciatore inizierà le terapie del caso”, il testo del bollettino medico diffuso da Trigoria. Un guaio che costringerà Garcia, nel sabato di Pasqua contro una diretta concorrente nella corsa a un posto in Champions League, a rinunciare al grimaldello preferito. Tre settimane in cui la Roma affronterà Napoli, Torino e Atalanta: l’obiettivo per l’ivoriano è rientrare contro l’Inter, a San Siro, il 25 aprile.
TOTTI IN DUBBIO, SI VALUTA GIORNO PER GIORNO – Intanto però l’allenatore francese perde un altro pezzo della sua squadra: scontata l’assenza di Keita, come quella ormai cronica di Maicon (oltre a Balzaretti, Strootman, Castan…), il tecnico conta di avere nuovamente il greco Cholevas ma ancora non sa se potrà contare su Francesco Totti: il capitano continua ad allenarsi a parte, dedicandosi principalmente a sedute di fisioterapia per gestire il guaio al flessore. L’elongazione è sostanzialmente smaltita, resta un’infiammazione dell’area, simile a una sciatalgia. A quattro giorni dalla gara con il Napoli ha provato in campo corsa e allunghi, ma ha ancora la sensazione di un muscolo perennemenete in tensione, che non lo lascia libero di allenarsi come vorrebbe. La situazione si valuterà giorno per giorno, ma sarà Francesco a dire se se la sentirà o meno di esserci, anche solo in pancbhina. Le speranze, a oggi, sono minime.