L’avvocato Lorenzo Contucci, vice-presidente di MyRoma, ha parlato del mancato ricorso della società giallorossa per la chiusura della Curva Sud e della querelle tra la Roma e MyRoma circa l’associazione benefica Roma Cares. Queste le sue dichiarazioni:
Sul non ricorso della società per la chiusura della curva?
“E’ uno strappo importante con la tifoseria. Qui non si tratta di tutelare chi ha esposto gli striscioni, giusti o sbagliati che siano. Qui si tratta di tutelare tutti i tifosi della Curva Sud. Vuol dire mettere un paletto tra tifoseria e dirigenza, e la cosa avrà sicuramente delle ripercussioni visto che a breve partirà la campagna abbonamenti. Non c’è dubbio che se al posto di Pallotta quelle cose le avesse dette qualcun’altro sarebbe stato attaccato duramente. L’unica scusante che ha Pallotta è che è romanista da 3 anni e che la maggior parte della sua vita la trascorre a Boston. Non penso che non lascerà strascichi una cosa del genere.
La querelle tra MyRoma e l’AS Roma per Roma Cares?
“La risposta che come MyRoma abbiamo ricevuto dall’As Roma è una mancanza di trasparenza. Dal momento che l’As Roma è una società per azioni bisogna sapere quali sono le sue articolazioni. Ci deve essere una traccia di questa associazione, che ora come ora non esiste. Nel momento in cui vengono fatte delle donazioni a Roma Cares bisogna sapere a cosa servono, chi le fa e dove vanno a finire. MyRoma chiedere trasparenza: se l’AS Roma fosse una srl solo i soci potrebbero sapere di che si tratta. Dal momento che è una società per azioni serve chiarezza.
Sullo stadio?
“Spero che nei prossimi 30 anni riuscirò a vederci una partita. Vorrei che fosse veramente lo stadio della Roma, ma temo che la Roma non ne sarà la reale proprietaria. Per questo, credo che il nuovo stadio ci permetta sì di vedere bene la partita, ma non so per la Roma, economicamente parlando, cosa possa portare.
Fonte: radio colosseum