Il penultimo ostacolo prima della finale di Coppa Italia. Di quella Coppa Italia conquistata l’anno prima a San Siro contro l’Inter. Quest’anno l’epilogo della competizione sembra ripetersi, come nel 2005 e nel 2006, ovvero con giallorossi e nerazzurri a contendersi il trofeo nell’ultima partita. Ma prima di tutto questo c’è una semifinale di andata e ritorno da vincere contro ilCatania di Zenga. La Roma di Spalletti è più forte ed è favorita per portare a casa la qualificazione, però bisogna vincere sul campo. E la prova del campo è sempre diversa dalla teoria della carta. I primi 45′ non sono giocati a ritmi forsennati: i capitolini cercano automatismi nonostante la massiccia presenza di riserve in campo. Il Catania non soffre troppo in fase difensiva e prova a ripartire sulle corsie laterali, senza però mettere in pericolo la porta di Curci. Da menzionare una combinazione tra Cicinho e Totti: il capitano giallorosso suggerisce l’uno-due col brasiliano, che poi impegna Polito a terra. Serve qualcosa di più per vincere.
Ed ecco che nella ripresa Totti sale definitivamente in cattedra: innescato da Mancini, il numero 10 romanista scarica un destro di sublime potenza dal limite dell’area, senza dare scampo a Polito. È il vantaggio Roma. Pochi minuti più tardi è Mancini a rendersi insidioso, ma Polito è attento. Ci provano anche Giuly, Vucinic e Pizarro a raddoppiare, senza successo. Finisce con il minimo scarto, 1-0, comunque un buon risultato in vista del ritorno.
Fonte: asroma.it