(G.Piacentini) – L’emergenza a centrocampo, ma anche sugli spalti, perché il clima all’Olimpico, dopo la chiusura della curva Sud per lo striscione contro la madre di Ciro Esposito in Roma-Napoli, e il mancato ricorso deciso da Pallotta, rischia di essere di fuoco. In campo Garcia dovrà fare a meno di De Rossi, squalificato, e quasi certamente anche di Keita, che continua a fare lavoro differenziato. Per questo, con Pjanic e Nainggolan, dovrebbe esserci Paredes, favorito su Uçan.
Difficile l’arretramento di Florenzi, che ieri parlando con i tifosi in una chat ha ammesso: «Ragionando a freddo, non avrei dovuto abbandonerei l’intervista a fine partita». Il riferimento è a quanto successo a Torino con un giornalista di Mediaset, a cui lui dopo pochi secondi, ricevuta la domanda sul rigore dubbio in favore dei giallorossi, ha mollato la postazione. Un segnale di nervosismo che è la spia dell’umore del gruppo, provato dal sorpasso della Lazio più di quanto si voglia far credere. La prima risposta i calciatori dovranno darla contro l’Atalanta, quando scenderanno in campo sapendo già il risultato della Lazio con la Juventus.
Per l’ennesima volta Garcia, che ieri ha fatto rivedere alla squadra il video della gara col Torino, cambierà parecchi uomini: in porta ci sarà De Sanctis (che ha incontrato i bambini di una scuola romana nell’ambito del progetto «A scuola di tifo»), in difesa rientrerà Torosidis a destra (per Maicon nuova visita a Barcellona dal professor Cugat e rientro rinviato a data da destinarsi), a sinistra Cholevas, al centro l’altro squalificato Manolas sarà sostituito da Yanga-Mbiwa. Tornerà Totti, assente dalla partita con la Sampdoria del 16 marzo, con lui Florenzi e probabilmente Iturbe. Gervinho, che tra oggi e domani riprenderà a correre in campo, andrà in panchina. Sugli spalti poco meno di 20 mila spettatori, che potrebbero anche diminuire qualora i romanisti decidessero di aderire all’appello di un gruppo di sostenitori che firmandosi «Fucking Idiots Asr» ha scritto a muso duro al presidente Pallotta, comunicando la decisione di non assistere alla partita contro l’Atalanta per solidarietà ai tifosi della curva Sud. In questo clima, la Roma lancia oggi la campagna abbonamenti (fase di prelazione fino al 21 maggio): una scelta per molti sorprendente, ma che la proprietà americana rivendica perché le decisioni di marketing, secondo Pallotta, non devono tenere conto dei risultati e delle situazioni contingenti.