(G.Piacentini) – Curva Sud squalificata per la gara contro l’Atalanta e presidente furioso. Sono le conseguenze degli striscioni contro la mamma di Ciro Esposito, esposti durante la partita di sabato scorso con il Napoli. «I sostenitori all’inizio della gara ed al 40’ – si legge nel dispositivo del giudice sportivo che ha pure comminato 12 mila euro di multa alla società per l’utilizzo della ricetrasmittente in panchina e per la perdita di tempo da parte dei raccattapalle – esibivano quattro striscioni dal tenore provocatoriamente insultante per la madre di un sostenitore della squadra avversaria, deceduto in drammatiche circostanze; rilevato altresì che dal medesimo settore, al 3’, 14’, 22’ e 40’, venivano ancora una volta indirizzati ai tifosi partenopei insultanti cori espressivi di discriminazione per motivi di origine territoriale ».
La Roma sta valutando se fare ricorso: è forte dentro Trigoria la sensazione che quando c’è la società giallorossa di mezzo si vada ricerchino sempre punizioni esemplari. Ma si A chiarire l’equivoco ha pensato il presidente James Pallotta. «Siamo frustrati e delusi – le sue parole a Roma Radio – per la decisione di chiudere la curva. Non è giusto nei confronti di tutti i tifosi che vengono allo stadio dover subire le conseguenze di cose fatte da degli idioti. Darò un milione di euro a Roma Cares per combattere tutto questo. In Italia è arrivato il momento di cambiare, spero che non saremo soli».
In serata, poi, il presidente ha chiamato di persona la mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, che racconta: «Pallotta si è scusato per quello che è successo e si detto indignato. Mi ha fatto piacere, è stato un bel gesto. Siamo d’accordo che ci rivedremo per mettere a punto progetti comuni al fianco dell’associazione “Ciro vive”».