(L. Valdiserri) Il «tassametro» è ancora tristemente fermo a uno. Un solo gol in campionato in 19 presenze, che per di più non ha portato punti: il 5 ottobre 2014, in Juventus-Roma 3-2. Al massimo, con un piccolo sforzo, si può arrivare a tre: un altro gol in Champions League (Roma-Cska Mosca 5-1, 17 settembre 2014) e uno in Coppa Italia (Roma-Empoli 2-1, d.t.s., il 20 gennaio 2015, l’unico in questo anno solare). Che dire? Ben distribuiti, ma terribilmente pochi, per un giocatore pagato 23,5 milioni, più bonus.
Nell’ultimo mese e mezzo, dopo una serie di infortuni suoi e approfittando anche di assenze altrui, Iturbe ha avuto più spazio tra i titolari. La qualità delle sue partite è leggermente migliorata, la capacità realizzativa no. E adesso che Totti sembra aver recuperato e Gervinho sta un po’ meglio? Sarà di nuovo panchina? E le prospettaive della prossima stagione?
Iturbe ha parlato a Sky, analizzando la difficile situazione attuale: «Al terzo posto? Si sta male, perché eravamo abituati a duellare con la Juventus. Ma i conti si fanno alla fine e sono sicuro che scavalcheremo la Lazio. Ogni tanto rivedo il mio gol contro la Juve: avevamo giocato alla pari, ma poi, purtroppo, non ho trovato la continuità per ripetermi. La differenza rispetto a quando ero a Verona è che lì avevo più spazio per partire, contro la Roma invece giocano tutti chiusi».
Un po’ incautamente, Iturbe si è anche lanciato sul calciomercato: «Dybala? Abbiamo lo stesso procuratore (la Calcio Sud America S.A., anche se di loro continua a parlare con i media di tutto il mondo Gustavo Mascardi; ndr). È un ragazzo buono, che sta facendo cose buonissime quest’anno. Speriamo continui così e di vederlo l’anno prossimo in una squadra forte. La Roma? Si, magari. La Roma ha bisogno di un giocatore come lui. Però vedremo, nel calcio non si sa mai cosa può succedere. Il mio futuro? Qui a Roma, non penso ad altri club. Voglio fare bene in questo club. La Roma ha investito tanto su di me e spero di ripagarla in campo».