(L. Valdiserri) – «Gervinho è stato sottoposto ad esami clinici e strumentali che hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro. La prognosi è di tre settimane». Il comunicato ufficiale della Roma conferma quello che temevano a Trigoria: Gervinho si è infortunato durante la fondamentale amichevole tra Costa d’Avorio e Guinea Equatoriale e salterà almeno tre partite di campionato (Napoli, Torino e Atalanta). La speranza è recuperarlo per Inter-Roma (26 aprile) o per Sassuolo-Roma (29 aprile). Una previsione più realistica è Roma-Genoa del 3 maggio.
Ancora una volta la Roma paga il conto alle nazionali e, questa volta, c’è davvero una beffa oltre al danno. Gervinho era partito per la Coppa d’Africa a fine 2014, ha giocato tutta la competizione, l’ha vinta e abbondantemente festeggiata. È rientrato con ritardo, è stato incomprensibilmente mandato in campo da titolare in Roma-Parma del 15 febbraio, insieme al compagno di nazionale Doumbia, senza essersi allenato con i compagni. Risultato: 0-0 contro una squadra in fallimento e gruppo che non ha compreso né gradito il sistema poco meritocratico.
Garcia, alla viglia di una gara fondamentale, è senza Gervinho, con Totti non al 100% e Iturbe ancora fermo a un solo gol in tutto il campionato. Prende sempre più forza l’ipotesi di Ibarbo titolare, ma anche l’idea di sfidare Higuain con Doumbia, 13 gol in campionato contro 0. È proprio Gervinho a far coraggio al compagno: «Doumbia viene da un altro campionato, ha bisogno di tempo per adattarsi. Non è facile, ma conosco le sue qualità e so di cosa è capace. Non sono preoccupato: quando si adatterà, sarà tutto più facile. Ci batteremo insieme per giocare il prossimo anno la Champions League». Per motivi di prestigio, ma soprattutto di bilancio, a Trigoria se lo augurano. Nel 2015 l’apporto di gol di Gervinho è stato zero. L’ultimo data 30 novembre 2014, Roma-Inter 4-2. L’ultima vittoria casalinga in campionato della Roma.