I MOTIVI – Ma scomodità per scomodità, tanto vale prendere una posizione politica e strategica ben definita. Meglio — hanno pensato a Trigoria — dissociarsi con forza dal tenore di quegli striscioni e dai «fucking idiots». Perché un ricorso, la cui eventualità e fattibilità è stata comunque studiata a lungo dai legali,avrebbe comunque «rischiato» di avvicinare la posizione del club a quella di chi ha esposto gli striscioni, anche solo nel tentativo di entrare nel merito della decisione del giudice sportivo Tosel. E poi, a voler allargare il raggio d’azione, è anche politicamente corretto restare fermi a guardare. In un senso o nell’altro, si è creato un precedente. E adesso, proprio in ragione del mancato ricorso, la Roma potrà permettersi massima attenzione su quello che accadrà altrove. Ragionamento che non ha convinto i contestatori — c’è pure chi sui social network ha avviato una campagna per non rinnovare l’abbonamento — e che rischia di scatenare altre reazioni a catena. Ma la Roma ha preferito guardare oltre.