(V. D’Angelo) La Youth League è troppo giovane per pensare a come sarebbe stato vedere Totti, De Rossi o Florenzi, sbocciati dal vivaio della Roma, giocarsi la Champions giovanile da future stelle. Capitan Totti magari non ci sarebbe stato, lui che a 16 anni brillava già in Serie A. Ma forse De Rossi e Florenzi avrebbero potuto puntare al titolo di campioni d’Europa. Però oggi a Nyon con il Chelsea, sarà l’altro De Rossi, papà Alberto, a giocarsi un posto per la finalissima di lunedì, sperando che l’esperienza da leader del figlio Daniele abbia aiutato i suoi ragazzi nell’ultimo step di crescita. A guidare l’assalto alla Champions dei piccoli sarà Daniele Verde. Ma con lui ci sarà tutta la batteria dei baby nel giro della prima squadra di Rudi Garcia. Da Sanabria a Pellegrini, passando per Marchegiani, Calabresi e Vestenicky. Eccoli gli uomini chiave della Roma in vista delle Final Four continentali.
TALENTI Gli ultimi mesi di Verde sono sotto gli occhi di tutti, ma in pochi sanno che lo scorso anno il folletto napoletano faticava – e tanto – a trovare spazio in Primavera: appena un gol in 312’ in campionato, poche gare dall’inizio e qualche spezzone. Poi l’esplosione in questa stagione, con l’assist a Ljajic a Cagliari a fare da ciliegina. Sanabria non sta benissimo e potrebbe essere la carta vincente da giocare a match in corso. L’ex Barcellona ha numeri incredibili e, come Verde, è più di un lusso in Primavera. Ma il richiamo della Champions – seppur giovanile – dà stimoli enormi. I guai fisici di Sanabria potrebbero dare una maglia da titolare a Vestenicky, l’uomo dal gol nelle vene. Segna sempre e in tutti i modi. Col City è stato decisivo, entrando proprio per Sanabria. E pensare che a gennaio 2014 era arrivato sottotraccia, il colpo giovane era Berisha, che non ha lasciato segno.
LEADER I quarti col City hanno poi consacrato Pellegrini, forse l’uomo di maggior talento in mezzo al campo, autore di un gol da fuoriclasse. E non è un caso se Garcia a Cesena lo ha fatto debuttare in A. Eppure due anni fa a Pellegrini fu tolta l’idoneità sportiva per un’aritmia cardiaca. Ma l’incubo è durato pochi mesi, Federico s’è ripreso la Roma – e l’Under 19 – con gli interessi. Nel 2-1 al City, però, non bisogna dimenticare Marchegiani, autore di tre grandi parate. Vedere il figlio di Luca (per anni simbolo della Lazio) vestire di giallorosso può sembrare strano, ma oggi è più strano sapere che il ragazzo non è ancora sotto contratto malgrado una super stagione, con la palma di man of the match presa ad Amsterdam contro l’Ajax, con un rigore parato nei 90’ regolamentari e un altro decisivo nella sfida a oltranza. E poi c’è Calabresi, il leader difensivo.Arturo è cresciuto tantissimo in forza fisica e personalità. Ed è probabile che sia proprio lui il prossimo Primavera a debuttare in A.