(A. Pugliese) – La Roma torna a vincere in casa dopo 4 lunghi mesi di astinenza, elimina di fatto il Napoli dalla corsa al secondo posto finale e ritrova un bel carico di serenità. Decide un gol di Pjanic, probabilmente l’unica fiammata giallorossa in una partita condotta a lungo dal Napoli, soprattutto nella ripresa. Decisivo per la squadra di Garcia un grande De Sanctis, che con almeno tre parate doc blinda il risultato e spedisce una cartolina alla sua ex squadra. Ora per Benitez si tratta di rialzarsi subito, giocarsi le coppe e provare a blindare l’Europa di scorta.
COLPO DI GENIO — Garcia è senza Totti e Gervinho, rilancia Iturbe centravanti e preferisce Astori a Yanga-Mbiwa al centro della difesa per offrire maggiore qualità al gioco fin dalle retrovie. Benitez, invece, rispetto alle indicazioni della vigilia conferma la sua propensione al turnover, lasciando fuori Hamsik, Gargano, Gabbiadini e Koulibaly e spedendo in campo Britos centrale, Jorginho in mediana, Mertens tra i trequartisti e De Guzman alle spalle di Higuain. Si comincia con lo striscione della Sud alla mamma di Ciro Esposito (“Che cosa triste… Lucri sul funerale con libri e interviste!”), Rizzoli che prima grazia De Rossi per un’entrataccia, poi lo ammonisce alla seconda e infine lo grazia ancora al 16′ per un fallo di mano che avrebbe voluto dire espulsione. E’ la sintesi di una partita dove regna tanta confusione e sprazzi di gioco non se ne vedono da ambo le parti.
CHANCE — Così l’occasione migliore è una punizione di Pjanic tagliata su cui Astori e De Rossi (entrambi in fuorigioco) arrivano in ritardo, con la palla che sfila ad un soffio dal palo. Dall’altra parte ci prova invece invano Ghoulam, con De Guzman che non va bene in verticale su di una bella palla di Callejon a tagliare la difesa. A quel punto, però, la Roma è già avanti con lo stesso Pjanic (24′, piatto centrale in corsa, poi esultanza polemica), che sfrutta al meglio una ripartenza di Iturbe, con assist finale di Florenzi. Al 39′ il Napoli può pareggiare: apertura pazzesca di Higuain a mandare in porta Callejon, con lo spagnolo che salta un avversario e serve a De Guzman un calcio di rigore facile facile, ma l’opposizione di Manolas in scivolata è decisiva. Poi è ancora Higuain due minuti dopo a sfiorare il pari con un destro a giro.
LA VENDETTA DELL’EX — La ripresa regala più spazi ed allora diventa anche la partita di chi ha velocità e gambe. Nel primo tempo era andato bene Florenzi, ad esempio, nella ripresa cresce invece Mertens, che dopo 45′ fumosi si rende subito pericoloso due volte nei primi 12′, con De Sanctis sempre bravo però a dirgli di no in corsa. Allora Benitez si gioca la carta Gabbiadini, anche se al 19′ è ancora Mertens a cercare il gol alla Del Piero, con palla alta sulla traversa. La Roma è alle corde, gioca prevalentemente a ridosso della propria area di rigore e al 22′ è ancora De Sanctis a salvare il risultato su di una combinazione volante De Guzman-Gabbiadini, con tiro dell’ex sampdoriano in corsa e parata strepitosa del portiere della Roma. Nel finale diventa quasi un assedio, con i giallorossi incapaci di reagire e De Sanctis ancora bravo su tiro da fuori di Gabbiadini (33′). Allora è anche il momento di Insigne, che al 36′ torna in campo dopo quasi 5 mesi di stop. L’ultima fiammata stavolta è giallorossa, con Iturbe che supera anche Andujar, ma calcia sull’esterno della rete il pallone del 2-0.