(A. Pugliese) Un gol di Doumbia, la Roma che torna a segnare più di un gol dopo quasi tre mesi (l’ultima volta era stato l’8 febbraio a Cagliari, mentre per trovare una gara con più di due reti fatte bisogna risalire al 30 novembre, Roma-Inter 4-2) e il cambio di modulo in extremis, con Keita che – almeno inizialmente – deve arrendersi al dolore al ginocchio. Al Mapei Stadium succede un po’ tutto quello che la Roma aspettava da tempo: una vittoria convincente (3-0, reti di Doumbia, Florenzi e Pjanic), una partita giocata e gestita a lunghi tratti e la prima rete dell’attaccante ivoriano. Per il Sassuolo, invece, arriva la quinta sconfitta nelle ultime sei partite e l’ennesima brutta prestazione.
UNO-DUE GIALLOROSSSO — Di Francesco è senza Berardi, ma decide di rinunciare anche a Zaza, lanciando dal via Floro Flores e optando per il 3-5-2, con Sansone largo a fare l’elastico. Garcia inizialmente opta invece per il 4-3-1-2, con Pjanic dietro Ibarbo e Gervinho. Ma 15′ prima del via Keita si arrende ed allora il francese butta dentro Doumbia: è la mossa giusta, anche se l’ivoriano tocca un solo pallone in 45 minuti, latitando per il resto della gara. Ma quel pallone (6′) è quello giusto: Acerbi è fuori posizione sul cross di Pjanic, Sansone prova invano ad ostacolare di testa Doumbia, che insacca alle spalle di Consigli. Poi poco altro. Taider e Brighi faticano a costruire gioco, Missiroli sbaglia tanti palloni. Dall’altra parte un tiraccio fuori di Torosidis dalla distanza ed un punizione a girare di Pjanic parata da Consigli. Poi, al 27′, l’eurogol di Florenzi: dribbling secco sulla fascia destra, incursione e missile sotto l’incrocio opposto appena varcata l’area di rigore. Un minuto dopo arriva il primo tiro in porta del Sassuolo con Sansone, a cui fa seguito un bel tentativo da fuori di Floro Flores ed un pallone d’oro ancora di Sansone, ma sprecato nell’area piccola da Missiroli.
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