(S. Carina) – Il day-after al «Fucking idiots and assholes», firmato Pallotta, è a dir poco animato. Tra chi sostiene il presidente e l’ala dura che ne contesta le esternazioni, è difficile capire come sia schierato il tifo giallorosso.
L’impressione, girovagando nel web e rimbalzando da una frequenza all’altra del mondo radiofonico locale, è che la divisione persista. E la dimostrazione è il fatto che gli applausi più convinti Pallotta li riceva dai sostenitori di altre squadre. Nel panorama del tifo romanista lo scenario è diverso. Per carità sono numerose le persone che lo appoggiano («Dai James, cacciali via»), invitandolo a non mollare. Poi però c’è una larga fetta di contrari che si divide in diffidenti («Perché ha reagito così duramente solo dopo la squalifica? Forse perché preoccupato di salvaguardare il suo business?»), perplessi («Ma questa non è la stessa gente che è stata fatta entrare a Trigoria un mese fa?») e arrabbiati («Siamo passati da Viola che ci definiva ‘I miei ragazzi’ e Sensi che diceva ‘Me li abbraccerei tutti’ a Pallotta che ci dà delle teste di c…»).
Divisioni che scemano nella richiesta plebiscitaria al club di effettuare il ricorso contro la chiusura della Sud. Per il quale si aspetta solo l’input del presidente.