(A. Serafini) – Per ritrovare se stessi, bisogna ricominciare dalle cose più semplici. Ci stanno provando la Roma e Rudi Garcia, reduci dalla seconda vittoria consecutiva in campionato che ha interrotto la maledizione dell’Olimpico iniziata il 30 novembre scorso.
Dopo gli ultimi mesi condizionati da infortuni e scelte poco azzeccate (su tutti i fronti), la Roma spera di essersi lasciata il peggio alle spalle partendo proprio da quegli aspetti che finora sembravano essere smarriti. Umiltà e semplicità, da mettere in pratica su input della panchina. La Roma «presuntuosa» dovrà essere ormai un ricordo, così come i proclami di fronte a microfoni e telecamere, finora rivelatisi controproducenti. Le luci dei riflettori è meglio tenerle lontane. Per passare una giornata di Pasqua alternativa, Garcia ha preferito visitare insieme alla fidanzata gli splendidi «Giardini di Ninfa», nei pressi di Sermoneta, concedendosi una breve sosta a pranzo in un McDonald’s di Pomezia dove è stato riconosciuto da qualche tifoso stupefatto.
Un altro segnale di normalità. Ma conta solo il campo e ora per raggiungere l’obiettivo secondo posto, la sua Roma non potrà più concedersi passi falsi. Non stupisce che contro il Napoli il francese di sia affidato a chi stava meglio, sfruttando la duttilità di Florenzi e limitandosi a mantenere una squadra equilibrata e meno sfrontata. Il risultato prima di tutto, anche con il rischio di non registrare il miglior possesso palla rispetto all’avversario o di schierare Yanga-Mbiwa come terzino destro (era successo anche nel finale a Cesena) per migliorare copertura e marcature. Se l’attacco continua a non funzionare, la difesa è tornata non a caso solida: col Napoli 15ª gara di campionato su 29 senza subire gol e 8ª vittoria con un gol di scarto.
Oggi a Trigoria la squadra inizia a preparare la trasferta di Torino con i granata. Totti e Uçan lavoreranno per esserci, mentre rimane ancora in dubbio Keita. Bisognerà attendere invece per Maicon (possibile rientro con l’Atalanta) e Gervinho che punta la sfida del 25 aprile con l’Inter a San Siro.