(A. Serafini) – Tutti utili, nessuno indispensabile. Un pensiero che oggi viene comprensibilmente condiviso da chi si sta occupando della ricostruzione della Roma del futuro.
Nel consueto intreccio di operazioni il ds dovrà sistemare la situazione di Nainggolan, appeso ancora tra la comproprietà con il Cagliari e intenzionato nel frattempo a ridiscutere la posizione contrattuale con i giallorossi. Radja ha chiesto un ritocco troppo alto (praticamente sulle stesse cifre di Pjanic) rispetto alle intenzioni del club, che nel recente passato ha aperto troppe volte la porta nella lunga fila di richieste di adeguamenti. Ovviamente la Roma non vuole incorrere in un nuovo caso Benatia, considerando inoltre che la priorità sarà quella di risolvere con il Cagliari l’intero pacchetto in ballo (in cui sono compresi Ibarbo e Astori). In ogni caso le offerte per Nainggolan non mancano. Soprattutto dall’estero.
La società ascolterà eventuali proposte anche per Pjanic e Ljajic e si incontrerà al termine della stagione con Keita per capire se ci sia ancora l’intento di proseguire insieme. Ieri è stato avvistato di nuovo a Trigoria Pascal Boisseau, agente del maliano (oltre che di Gervinho e Garcia), per un punto della situazione. Le parti si sono date appuntamento tra un mese, quando la Roma sarà costretta ad affrontare anche le situazioni in stallo di Cole e Maicon. Se le condizioni fisiche del brasiliano non forniranno garanzie allora la rescissione consensuale del contratto apparirà come unica soluzione possibile. Le richieste già avanzate da Garcia riguarderanno principalmente l’arrivo di un portiere (Sabatini lavora su più tavoli), due esterni difensivi (i preferiti rimangono Bruno Peres e Adriano) e di un altro attaccante (si riproverà per Luiz Adriano). Nelle settimane scorse il ds è volato in Spagna, ufficialmente per un’operazione legata a un giovane talento top secret.