(E. Menghi) Quattro anni dopo l’ultima volta, l’Inter riesce a battere la Roma con una perla di Hernanes e un guizzo di Icardi nel finale. Inutile il gol di Nainggolan, i giallorossi – che non perdevano in trasferta dal primo novembre a Napoli – ora rischiano di perdere terreno sulla Lazio. Garcia ritrova Gervinho, nel tridente non c’è però Florenzi, che torna a fare il terzino, bensì Ibarbo con Totti. Il colombiano si è dato da fare in settimana, le doppie sedute straordinarie hanno convinto il tecnico a dargli di nuovo fiducia dal primo minuto. La sorpresa è la presenza di Pjanic nell’undici iniziale, visto che nelle ultime due settimane ha lavorato più da solo che in gruppo per via di una caviglia infiammata. L’escluso in mediana è Keita. Dietro si rivede Manolas, al posto dello squalificato Astori. Ljajic va in tribuna, nella rifinitura aveva avvertito un fastidio ai flessori e si è scelto di non rischiarlo. Mancini recupera Guarin e conferma Gnoukouri in mezzo al campo. Andreolli imita Ljajic: niente panchina per un problema al piede. Il primo tiro in porta lo fanno i giallorossi al 6’ con De Rossi, ma è centrale e Handanovic respinge. Di tutt’altro tipo la conclusione di Hernanes al 15’, potente e angolata, con il sinistro su cui De Sanctis non può nulla: l’ex Lazio firma l’1-0. La Roma prova a reagire, Ibarbo raccoglie la palla respinta in area da Ranocchia e col mancino centra il palo lontano: sfortunato. Al 23’ Yanga-Mbiwa rischia molto su Hernanes, ma riesce a sfiorare il pallone quel tanto che basta per mandare fuori tempo il centrocampista nerazzurro. Al 38’ Icardi protesta per un tocco con la mano di Manolas, ma l’arbitro fa bene a non fischiare il rigore, perché il greco non vede nemmeno il pallone arrivare. Non cambiano i ventidue titolari nella ripresa. Al 5’ Icardi nell’uno contro uno con Yanga-Mbiwa riesce ad avere la meglio, perché per l’arbitro toglie il pallone all’avversario senza commettere fallo, ma sul successivo tiro dell’attaccante prima lo stesso difensore francese, poi Manolas deviano e De Sanctis deve allungarsi per evitare l’autogol. L’asse Guarin-Icardi però funziona, si ripete al 7’ la sfida in velocità con Yanga-Mbiwa, stavolta in ritardo, ma il tiro dell’argentino è alto. Garcia corre ai ripari, manda in campo Keita al posto di uno spento Totti e avanza Pjanic.
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