Una squadra che finora è riuscita a fare meglio dello scorso anno. Una squadra che nel torneo passato aveva – dopo 29 giornate – due attaccanti da 27 gol totali: Immobile a 16 reti, Cerci a 11. Una squadra, il Torino di Ventura, che si è confermata in questo campionato nonostante le cessioni eccellenti dei due giocatori offensivi citati e nonostante l’impegno in Europa League onorato fino agli ottavi di finale (per poi essere eliminata dallo Zenit San Pietroburgo).
Non solo, la formazione granata edizione 2014-2015 ha tre punti in più rispetto al Toro 2013-2014 (42 contro 39) e una posizione migliore di classifica (settimo posto contro decimo). Da menzionare, inoltre, il rendimento regolare tra casa e fuori: 21 punti il li ha ottenuti tra le mura amiche dell’Olimpico, gli altri 21 in trasferta. Un dato che evidenzia l’impronta tattica imposto dal tecnico Ventura ai suoi calciatori, quello di non cambiare mai le caratteristiche del proprio gioco, a prescindere dall’avversario di turno. Negli ultimi cinque match il Torino ha conquistato tre vittorie, di cui due consecutive negli ultimi due turni. Ma nell’ultima sfida interna ha subito una sconfitta: 2-0 dalla Lazio di Pioli.
I giocatori più presenti per minutaggio sono il portiere Padelli, i difensori Molinaro, Bovo, Maksimovic, Moretti, Glik, Bruno Peres, i centrocampisti El Kaddouri, Farnerud, Gazzi, Vives, Darmian, Benassi, gli attaccanti Martinez, Amauri e Quagliarella. Proprio l’attaccante di Castellamare di Stabia è il miglior marcatore della rosa con 11 gol realizzati. Il Torino ha tra le proprie fila anche il difensore più prolifico della Serie A: è il polacco Glik con 7 reti messe a segno. Il sistema di gioco di riferimento è il 3-5-2.