(F. Maccheroni) – Da settimane la Lazio esprime il gioco migliore del campionato. Dietro la Juve, che giustamente deve distribuire gli sforzi su tre fronti, per settimane non c’è stato altro. Hanno pagato pesante ritardo Napoli, Fiorentina e Roma, non a caso tutte impegnate nelle coppe. La Juve s’è concessa una sola distrazione, indolore, a Parma. E sabato la Lazio dovrà difendere il fresco secondo posto proprio in casa dei bianconeri. Niente è deciso dunque nell’emozionante testa a testa con la Roma. Ma, comunque finisca, per la Lazio sarà un capolavoro, mentre per la Roma un amaro ripiego in una stagione nata con ben altri obiettivi. Sbaglia Garcia a parlare di sfortuna, di occasioni da gol: la Roma non segna perché non ha un bomber e, con Totti in panca, non ha neppure giocatori di altissimo profilo in attacco. La Juve ha Tevez, il Napoli Higuain, la Fiorentina Gomez, la Lazio Klose. La Roma secondo Garcia ha le occasioni. Ma non segna e questa è la realtà. Può arrivare seconda ma non segna. Negare i problemi è lo sport preferito del francese. Ma ora il secondo posto è nei piedi della Lazio, con merito. Il resto sono chiacchiere.