(F. Balzani) – Un esercito da derby anche se all’Olimpico si presenteranno meno di 40 mila tifosi, tutti romanisti. Il primo derby del sole tra Roma e Napoli, a 11 mesi dalla sparatoria di Tor di Quinto del 3 maggio scorso in cui Ciro Esposito fu ferito mortalmente da Daniele De Santis detto Gastone, fa paura e non basterà il divieto di trasferta ai tifosi napoletani residenti in Campania o lo spostamento dell’orario del match alle 12,30. Per questo saranno schierati 1800 agenti intorno allo stadio e nei possibili punti di incontro: aereoporti, stazioni, caselli autostradali e autogrill. Perché è vero che i napoletani non potranno entrare allo stadio, ma nessuno può vietargli (soprattutto in occasione del ponte pasquale) di farsi una gita nella Capitale. E tra i turisti potrebbe nascondersi qualche malintenzionato in caccia di vendetta.
Virtualmente però Roma-Napoli è già iniziata. Da giorni sono in corso, infatti, operazioni di intelligence su social network e forum ultras. Le minacce da parte di quelli napoletani sono sempre più pesanti (tanti i commenti sotto i topic “Giustizia per Ciro” e “Romano assassino”) e fanno seguito a quelle mostrate al San Paolo nella gara d’andata: “Se occasione ci sarà non avremo pietà”. In quell’occasione nessun tifoso romanista si era presentato a Napoli, ma stavolta le cose potrebbero andare diversamente per due motivi. Il primo: è folta la rappresentanza di supporter partenopei nella capitale che potranno accedere allo stadio e si sparpaglieranno tra le due tribune. Il secondo: gli ultras napoletani sono sicuramente più “arrabbiati” rispetto a quelli romanisti.
Ieri è andata in scena la prima riunione operativa del Gos, il gruppo che gestisce la sicurezza allo stadio, con i responsabili giallorossi (Feliziani e Gombar). Arrivano intanto i primi appelli. «La morte di Ciro è una pagina tragica che rimarrà sempre nella storia di questa città. Questo dramma deve unire e non dividere due città splendide come Roma e Napoli. Si giochi nel nome di Ciro», ha dichiaro il sindaco Marino. «Sia solo una festa di sport. Mi auguro che nulla covi sotto la cenere », le parole di Malagò. Anche il Napoli sarà monitorato nella sua trasferta romana anche se non sono arrivati segnali preoccupanti da parte dei tifosi romanisti.
Oggi verrà studiato nel dettaglio il piano da parte di Questura e Prefettura e non sono escluse limitazioni al traffico nella zona adiacente lo stadio. Stenta a decollare intanto lavendita di biglietti per la gara che può valere la Champions. Finora sono appena 5 mila i biglietti venduti ai botteghini a cui si aggiungono i 26 mila abbonati. A malapena si arriverà a quota 40mila spettatori. Il derby del Sole è diventato il derby della paura.