(F. Balzani) – Tentare in tutti i modi il controsorpasso per evitare di finire fuori strada e buttare dalla finestra 50 milioni. E’ questo il nuovo obiettivo della Roma di Garcia passata dall’arrogante ambizione tricolore di gennaio (quando i giallorossi erano a -1 dalla Juve) al tentativo disperato di salvare la faccia riportandosi in seconda posizione a discapito della Lazio che in estate ha speso un terzo di quanto fatto da Pallotta. Il presidente, che ha digerito e giustificato l’eliminazione dalle tre coppe, non farebbe sconti in caso di mancata qualificazione in Champions. I danni economici, infatti, sarebbero pesanti e potrebbero pregiudicare il futuro di molti protagonisti a Trigoria. Oltre alla restaurazione dello staff medico (in arrivo il fisioterapista americano Ed Lippie) e commerciale (il -25% registrato sugli introiti dagli sponsor farà saltare più di una testa), potrebbero avvenire cambiamenti radicali anche in quello tecnico e dirigenziale. A partire da Garcia molto tentato da un ritorno in Francia. La mancata Champions potrebbe portare il tecnico a chiudere il suo ciclo dopo soli due anni nonostante la fiducia di Pallotta. Quella di Totti, Rudi, la dovrà riconquistare. Il capitano, infatti, a Torino è stato fatto scaldare per mezz’ora. Poi è stato rispedito senza spiegazioni in panchina. Un trattamento che il numero dieci – fisicamente recuperato – non ha gradito affatto.
I 50 milioni mancanti dovrebbero poi essere ammortizzati da un paio di cessioni illustri come accadde due anni fa quando furono immolati sull’altare del bilancio Lamela e Marquinhos. Stavolta potrebbe essere il turno di Pjanic (il Barça ha chiesto di lui) e Nainggolan che ancora deve essere riscattato per intero. L’eventualità di un mercato a parametro zero sta spingendo Sabatini a inseguire i giocatori col contratto in scadenza. Proprio il ds però potrebbe pagare i tanti errori commessi nelle ultime due sessioni di mercato. Basti guardare le scelte in attacco: Doumbia, Ibarbo e Iturbe sono stati valutati 60 milioni. Il rendimento? Un gol in campionato. Al quale si sommano gli 8 di Ljajic i 5 di Totti e i 2 di Gervinho. Appena 16 reti, una in meno di quelle segnate dal solo Tevez. La tifoseria invoca un grande bomber che a Trigoria manca dai tempi di Montella, ma senza i soldi della Champions sarebbe quasi impossibile arrivare a Dzeko o Jackson Martinez (ieri la stampa spagnola lo riavvicinava ai giallorossi). Infine, continua la contestazione a Pallotta. Ieri a Trigoria esposto ancora uno striscione: ”This fucking idiot gonna pay you mother fucker”