(M. Pasotto) – Silvio Berlusconi si sarà senz’altro divertito di più ammirando la Primavera rossonera superare il Real Madrid nella finale del torneo di Dubai che a a vedere lo 0-0 di Inter-Milan. La domanda, intanto, continua ad aleggiare: sarà stato l’ultimo derby di Silvio da presidente rossonero? Quesito più che lecito: le settimane passano e i potenziali acquirenti presto dovranno uscire maggiormente allo scoperto. Al momento si sono esposte più o meno pubblicamente due cordate: una fa capo al broker thailandese Bee Taechaubol e l’altra a Richard Lee, magnate di Hong Kong. Mr Bee ha il vantaggio di aver tentato per primo l’affondo vero e proprio e sta cercando di utilizzare a proprio vantaggio le tempistiche. Per questo motivo è atteso a Milano. Molto presto. La data da segnarsi sul calendario dovrebbe essere quella di domenica 26: Mr Bee si tratterrà qualche giorno e sarà ricevuto ad Arcore da Berlusconi.
CONTATTI FREQUENTI — A quel punto non resterà che attendere il colore della fumata, anche perché ormai la “due diligence” del Milan – ovvero l’analisi dei conti e dei bilanci – si è conclusa e la cordata thailandese sta stringendo i tempi per chiudere l’affare. Il preliminare fissa a fine aprile la scadenza dell’offerta fatta da Taechaubol: circa 500 milioni per il 60 per cento delle azioni, con passaggio delle stesse entro fine anno. Un appuntamento evidentemente decisivo. Mr Bee, peraltro, si sta già sentendo piuttosto vicino all’ambiente rossonero dal momento che l’uomo d’affari thailandese aveva diffuso un messaggio pubblico prima del derby (“vedrò il derby in famiglia a Bangkok e farò un grande tifo. Forza Milan”). D’altra parte i contatti con Villa San Martino sono proseguiti telefonicamente anche nei giorni scorsi, con il finanziere Pablo Victor Dana a fare da tramite.
PROGETTO — Nel progetto di Mr Bee, Dana diventerebbe amministratore delegato e Paolo Maldini direttore tecnico. Ora diventa interessante capire se la cordata cinese tenterà di arginare in qualche modo l’affondo thailandese. La “due diligence” è in corso anche per loro ed è evidente che a Berlusconi non dispiace il concetto di asta.
Fonte: gazzetta.it