Antonella Leardi: “Macchina del fango contro la mia famiglia e non so perché…”. Il padre di Ciro Esposito: “Dovrebbero dare il daspo anche ai giocatori. Totti non si è comportato bene in un’occasione e questo deve essere ricordato”
“Dopo mio figlio, ecco me e la mia famiglia. E’ in atto una macchina del fango per screditarmi e non ne conosco il motivo. Ricevo insulti su Facebook, mail offensive all’indirizzo della mia associazione, attacchi da tante parti”. Queste le parole di Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ucciso lo scorso anno prima della finale di coppa Italia con la Fiorentina a Roma. “Gli striscioni sono stati scritti da persone che hanno un cuore arido che difficilmente riesce a mettersi nei panni altrui – le sue parole a Rai Tre -. I guadagni del libro? Una falsità – continua la signora Leardi – perché tutti i proventi di Ciro Vive vanno alle attività che svolgiamo negli ospedali e nelle scuole. Riceviamo attestati da romanisti, da laziali, da tifoserie di ogni parte d’Italia. I tifosi non c’entrano nulla perché abbiamo problemi anche con alcuni del Napoli”. Clima rasserenato dopo la telefonata di Pallotta? “Ma io – continua la signora Leardi – non ho alcun problema con lui. Hanno detto che ero arrabbiata perché non ero stata invitata. Ma nemmeno il Napoli mi ha mai invitato“. Il papá di Ciro Esposito aggiunge: “Dovrebbero dare il daspo anche ai giocatori. Totti non si è comportato bene in un’occasione e questo deve essere ricordato“.