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REPUBBLICA.IT Caro Alfano, che fine ha fatto il Daspo di gruppo?

Alfano
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La Curva sud della Roma adesso è ad altissimo rischio chiusura. Quegli striscioni infami contro la madre di Ciro Esposito non rasserenano di sicuro gli animi, chissà per quanti anni ancora la sfida fra Roma e Napoli resterà ad alto rischio. Lo stadio Olimpico era semivuoto: nessuno si è dissociato, ha fischiato quel gesto assurdo. Come mai? C’è rassegnazione, e in molti anche per questo clima pessimo non mettono più piedi negli stadi italiani. Ce ne rendiamo conto? Le tv preferiscono non riprendere certe scene, ma è sbagliato. Bisogna fare vedere il bello e il brutto del nostro calcio. Che ne dice il ministro Angelino Alfano? Lui l’estate scorsa ha voluto nuove norme contro la violenza: bastava applicare quelle che già c’erano. E’ sufficiente guardare le foto di sabato scorso, tutti quei tifosi intorno agli striscioni, e siccome esiste il Daspo di gruppo che farà adesso la questura di Roma che, guarda caso, si è fatta prendere in contropiede? Qualche giornalista ha scritto che in questi casi ci vuole il Daspo a vita: assurdo (e incostituzionale). Ma invece di chiedere l’aiuto della Comunità Europea, come successo dopo i vandalismi dei selvaggi del Feyenoord, Alfano si preoccupi a quello che succede qui, con puntualità (purtroppo) davvero sconcertante.

Il Viminale è irritato: non si capisce perché certe cose capitano sempre a Roma. Come hanno fatto entrare quegli striscioni? C’erano 1.000 poliziotti, più gli stewards pagati dalla Roma. L’Olimpico è davvero indifendibile? Di sicuro, è molto complesso: ci sono gli uffici, a volte gli striscioni vengono nascosti alla vigilia delle partite o fatti passare a pezzi per essere poi rimontati. Ma lo scorso anno c’erano stati problemi di gestione dell’ordine pubblico già con la famosa finale di Coppa Italia, quella del 3 maggio dove Ciro Esposito venne ferito gravemente: il prefetto e il questore dell’epoca vennero poi “coperti”. Ora è normale quello che è successo il sabato di Pasqua? I rapporti fra Osservatorio e club di calcio non sono sempre idilliaci: il prossimo consiglio federale della Figc, a fine aprile, fisserà nuove norme per evitare che i calciatori subiscano la gogna, e debbano prostrarsi davanti ai loro ultrà. E’ successo non solo a Roma, ma in quasi tutta Italia, e in quasi tutte le categorie. Inoltre la task force del Viminale nella scorsa primavera aveva stabilito, fra le tante cose, anche la possibilità di segmentare le curve, in modo da tenere sotto controllo con maggiore facilità chi espone quegli striscioni infami e chi fa cori razzisti o di discriminazione territoriale (cosa successa puntualmente sabato scorso all’Olimpico). Nessuna società l’ha fatto. Ora l’Osservatorio tornerà alla carica: i rapporti con la Roma (adesso) sono buoni e il club giallorosso potrebbe dividere in settori la curva Sud dalla prossima stagione. Speriamo lo facciano anche altre società. Certa gente va isolata, non con le leggi speciali ma facendo in modo che vengano applicate, senza sconti, quelle che già ci sono.

Fonte: Repubblica.it

 

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