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REPUBBLICA.IT Dai video al mental coach: i segreti della rinascita di Doumbia

Doumbio
Doumbio

(M. Pinci) Era l’errore di mercato, la fotografia dei mali della Roma che non solo non sapeva più vincere, ma nemmeno segnare. Poi, dopo appena sei minuti della gara con il Sassuolo, la luce. Madame et monsieur, ecco a voi Seydou Doumbia. Il colpo di testa che ha piegato le mani di Consigli spianando la strada alla vittoria dei giallorossi non è soltanto il primo acuto dell’attaccante ivoriano, acquistato a gennaio per 14,5 milioni di euro più bonus. Ma è una apparizione, anzi una resurrezione: fino a martedì sera a Roma ridevano di quel suo riscaldamento fin troppo statico durante la partita con l’Inter, elencando i minuti senza segnare (273 consecutivi) dal suo arrivo a Roma, i soldi spesi per averlo, persino i palloni toccati. Ora nessuno ride più.

DALLE CRITICHE AL GOL, DAI VIDEO AL MENTAL COACH – Un riscatto, quello dell’attaccante ivoriano, nato quasi per caso: per il turno infrasettimanale Garcia aveva scelto una squadra senza centravanti. Poi i dolori del (non più) giovane Keita avevano costretto il tecnico alla retromarcia: dentro Doumbia, pronti via, e 1-0. Sabatini si era pubblicamente fustigato per il suo acquisto (“Ho sbagliato il mercato invernale”), lui non giocava da novembre, era rimasto fino a febbraio inoltrato in Guinea Equatoriale con la Costa d’Avorio con cui ha vinto la coppa d’Africa, è arrivato fuori forma esponendosi a figuracce fin dalla prima volta: i fischi ingenerosi alla prima uscita contro il Parma erano stati l’antipasto di quelli che avrebbe ricevuto nelle successive sette partite, fino a Roma-Atalanta. Nessuno lo sapeva, ma qualcosa stava per cambiare. Durante l’ultima pausa per le nazionali, il ds Sabatini ha predisposto per lui un programma di allenamento speciale: un mind body coaching gestito specialisti esterni a Trigoria – gli stessi che hanno seguito anche Hernanes – per rimetterlo in piedi da un punto di vista fisico ma anche mentale. Anche grazie a un mental coach, che a breve inizierà a lavorare con lui sull’autostima e sulla gestione dello stress. Più di qualsiasi trattamento, forse, potrà il gol scaccia pensieri. Un sigillo che però non farà cambiare idea alla Roma sul proprio futuro. In estate i giallorossi investiranno su un grande centravanti di livello internazionale. Il sogno di Garcia è Gonzalo Higuain, ma si studiano anche nomi alternativi, in Italia (Dybala) e all’estero.

SUMMIT A TOR DI VALLE: “STADIO PRONTO PER IL 2018-’19” – Il day after di Sassuolo-Roma, in ogni caso, è stato anche un giorno importante per il nuovo stadio del club giallorosso. L’ad della società che gestisce i lavori del nuovo impianto, l’americano Mark Pannes, ha invitato alcuni giornalisti in loco per un tour delle aree di Tor di Valle in cui sorgerà la futura casa del club. Un media briefing con tanti numeri e qualche novità. La più importante, sui tempi. “Lo stadio sarà sostanzialmente completato a fine 2017, ma serviranno altri sei mesi per tutte le verifiche sul funzionamento delle strutture e collaudi. Per l’apertura ufficiale bisognerà aspettare circa la metà del 2018”. Il primo campionato utile sarà, quindi, il 2018-2019. Sempre più difficile possa giocarci allora Francesco Totti. Con il nuovo impianto, anche il centro di Trigoria dovrebbe assumere nuova vita: la volontà di Pallotta è trasformare l’attuale centro tecnico in una “Masia” in stile Barcellona, un polo destinato quindi al settore giovanile. Servirà ampliare la struttura, inserire un centro di studi medici per rendere sempre più efficace la prevenzione degli infortuni. per l’impianto sono già stati spesi 30 milioni, e prima dell’inizio della costruzione dell’impianto si arriverà a 55.

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