(J. Manfredi) MILANO – Dopo tre anni l’Inter torna a battere la Roma e riaccende la speranza di acciuffare in extremis il treno che porta in Europa League. Una sconfitta pesante per la squadra di Garcia che, invece, perde dopo 6 mesi in campionato e offre su un piatto d’argento alla Lazio l’occasione di staccarsi nella corsa al 2° posto ed al Napoli di insidiarne addiruttura il terzo.
ICARDI RIACCENDE LE SPERANZE – L’eroe della serata è Mauro Icardi. La sua prodezza a 2’ dalla fine regala a Mancini e ai tifosi nerazzurri la gioia di poter dare ancora un senso al finale di stagione. Il 6° posto non è ancora a portata di mano ma visto che la Fiorentina dovrà, gioco forza, perdere ulteriori energie preziose nella doppia semifinale di Europa League, sognare è più che legittimo. L’Inter ha creduto più degli avversari nella vittoria e alla fine è stata giustamente premiata.
ROMA, MANCA LA FORZA DI VINCERE – La Roma, al contrario, si lecca le ferite. Dopo la brutta prova con l’Atalanta è riuscita, in pratica, a fare ancora peggio. Stavolta non è bastata neppure la reazione d’orgoglio, che tante volte quest’anno l’ha salvata, ad evitarle il ko. Il problema dei giallorossi resta sempre lo stesso. Dopo aver raggiunto il pari non trovano più le energie necessarie per vincere. E, inevitabilmente, stavolta hanno finito per cadere.
GARCIA LANCIA IBARBO, MANCINI SCEGLIE BROZOVIC – Privo di Astori, squalificato, e perso in extremis Ljajic per un risentimento al flessore, Garcia si è consolato con i contemporanei rientri di Manolas, Pjanic, De Rossi e Gervinho. Poi, rispetto alla gara con l’Atalanta, ha preferito Florenzi a Torosidis come terzino destro e ha dato una chance dal 1’ in attacco ad Ibarbo. Sul fronte opposto Mancini ha apportato due cambi nella formazione che ha pareggiato nel derby con il Milan: ha rimpiazzato l’appiedato Medel in mediana con Brozovic e ha riproposto il ristabilito Guarin al posto di Kovacic. Infine ha affidato il compito di fare da schermo davanti alla difesa al giovane Gnoukouri.
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