Torna quest’oggi la rubrica a cura della redazione di Gazzettagiallorossa.it che riporta in auge gli amarcord della Roma in campionato con l’avversaria di turno. Stavolta tocca ad un felice precedente interno con il Napoli, prossimo sfidante allo stadio Olimpico nel big match di domani a mezzogiorno.
28 gennaio 2001 – La Roma è quella delle grandi occasioni: forte, temibile, prima in classifica, ma l’inverno non ha portato finora buoni frutti visto il pareggio desolante con il Bari ultimo in classifica e la sconfitta con il Milan in trasferta. Di fronte c’è un Napoli che deve risalire la china visto il disastroso girone d’andata disputato fino a quel momento. La formazione di Fabio Capello nel nuvoloso pomeriggio capitolino schiera l’ariglieria pesante: Totti alle spalle di Delvecchio e di un Batistuta che non segna dal 10 dicembre, da quando punì in l’Udinese con un gol dei suoi.
Tridente scatenato, si rivede Emerson – La partita, come prevedibile, è un assolo giallorosso. I padroni di casa iniziano a tartassare la metà campo azzurra e mettono in difficoltà gli uomini di Mondonico con pressing e azioni insistenti, che portano Totti e Cafu vicinissimi al vantaggio. Il segnale che per il Napoli non sarà un pomeriggio felice lo si capisce quando Franco Mancini, portiere titolare, deve abbandonare per infortunio e lascia il posto a Mondini. Il secondo portiere commette un’ingenuità che paga cara al 18′: cross di Cafu, testa di Delvecchio che colpisce morbidamente e beffa l’uscita poco convinta del neo-entrato per il gol dell’1-0. La Roma non si ferma e Totti, uomo più in forma del momento, ruba palla a Quiroga e scarica un destro violentissimo in porta che non lascia scampo al 2-0 giallorosso. Il monologo non si ferma nella ripresa, dove si segnalano due splendide notizie: il ritorno in campo di Emerson, dopo un infortunio gravissimo al ginocchio, e la rete del 3-0 di Batistuta su assist del sempre vivo Cafu.
Lo scenario – La Roma riprende la sua marcia straordinaria dopo la tripletta sul Napoli e la settimana successiva si laureerà campione d’inverno battendo il Parma ed allungando a +6 sulla Juventus. Un chiaro messaggio lanciato al campionato che vedrà una squadra forte e cinica arrivare al terzo scudetto della sua storia. Discorso inverso per un debole Napoli, che lascerà la Serie A dopo un campionato ai bassifondi e comincerà un lungo e tortuoso cammino nelle serie inferiori prima di rivedere la luca.
Il tabellino:
ROMA (3-4-3): Antonioli; Zebina (34′ Mangone), Samuel, Zago; Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela; Totti (87′ Nakata), Batistuta, Delvecchio (56′ Emerson). Allenatore: Fabio Capello.
NAPOLI (3-5-2): Mancini (10′ Mondini); Troise, Baldini, Fresi; Saber, Pecchia, Quiroga (52′ Baccin), Husain, Magoni; Moriero (64′ Floro Flores), Amoruso. Allenatore: Emiliano Mondonico.
Arbitro: Trentalange di Torino.
Marcatori: 18′ Delvecchio, 40′ Totti, 84′ Batistuta.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)