Il tecnico del Torino Giampiero Ventura ha rilasciato un’intervista commentando la stagione dei granata, domani avversari della Roma. Queste le sue parole:
“Un mese fa era difficile, se non impossibile, immaginare di poterci giocare nuovamente un posto in Europa. Siamo in corsa per l’Europa mentre la Roma è impegnata a difendere con i denti un secondo posto che sembrava scontato. Devono stare attenti perché la Lazio di Pioli è la più in forma del campionato. Ha qualità e convinzione, oltre ad un Felipe Anderson sopra le righe, ma anche altri campioni che lasciano il segno come Candreva o Biglia. Dalla Roma mi aspettavo maggiore competitività contro la Juventus, ma i bianconeri sono stati bravi a non sbagliare mai niente.
Noi siamo davanti alle milanesi e a cinque punti dal Napoli. Se vinciamo contro la Roma potrebbero aprirsi scenari impensabili. Al momento sono contento di stare davanti ad una squadra che ha in rosa Icardi, Palacio, Shaqiri, Podolski, Kovacic… Quanto di mio c’è in questi risultati? Il merito va ai giocatori. Non è un modo di dire. Senza la loro disponibilità, nessuna tattica, psicologia, ti porterebbe al settimo posto in classifica, o ad attraversare un Europa League fino agli ottavi uscendo a testa alta. Da sottolineare poi come la squadra ha ottenuto questi risultati senza cinque giocatori come Nocerino, Sanchez Mino, Larrondo, Ruben Perez e Barreto, che per differenti motivi, abbiamo perso durante il cammino. Credevo nella possibilità di replicare un campionato sopra le righe. Venivamo da una stagione straordinaria e avevamo perso Immobile e Cerci, eppure sentivo che sarebbe stato possibile se avessi trovato disponibilità nel gruppo. Un po’ di fatica all’inizio, ma da dicembre abbiamo impresso un gran ritmo.
Totti è l’ultima bandiera, un campione che ha scritto e continua a scrivere la storia del calcio italiano. Il fatto che a 38 anni sia a questi livelli, racconta qualità e professionalità elevatissime. Sono contento che torni, mi stimola incontrare la Roma al completo.
Bruno Peres? Ha grandi potenzialità, ma deve lavorare per migliorare ulteriormente. Capisco che giovani giocatori coltivino l’ambizione di giocare la Champions, ma consiglio sempre di pazientare per viverla da protagonisti. Bruno Peres, a mio avviso, non è ancora del tutto pronto per questo palcoscenico. Fermarsi al Toro ancora un pò potrebbe fargli bene. Forse Cerci e Immobile dovrebbero essergli d’esempio”.
Fonte: Corriere dello Sport