(L. Valdiserri) Walter Sabatini, 31 maggio 2014: «Lo scorso anno dissi che sarebbe stata una Roma da Champions. Ora dico che dovremo gareggiare per lo scudetto. Mancherei di rispetto alla squadra se dicessi il contrario».
Rudi Garcia, 30 maggio 2015: «A inizio stagione non abbiamo mai detto che il nostro obiettivo fosse altro che la qualificazione alla Champions. La Juve è fuori concorso, è irraggiungibile e noi siamo i primi del nostro campionato a 19. L’anno prossimo il gap può aumentare».
Sono la stessa squadra? Sono la stessa società? Cosa è cambiato in un anno solare? Domande a cui la Roma — squadra e società — deve dare una risposta. Tra mercoledì e venerdì Pallotta sarà a Londra: incontrerà i dirigenti e Garcia per pianificare il futuro. «Abbiamo bisogno di vendere prima di comprare — ha detto Garcia — gli obiettivi devono essere in accordo con i mezzi del club». La Roma ha il quinto fatturato (dietro Juve, Milan, Inter e Napoli) ma ha anche il secondo monte stipendi. Le parole di Garcia non hanno fatto troppo piacere ai dirigenti, ma sono state prese come lo sfogo di un tecnico stressato da una stagione con molte fatiche e tante critiche. Che non hanno risparmiato neppure i tifosi giallorossi: «È stato più facile giocare in trasferta che in casa e questo non è normale».