(G.Piacentini) – Un gol nel derby ti cambia la vita. Lo sa bene Manuel Iturbe, che ha già cominciato a raccogliere i frutti di quello realizzato lunedì pomeriggio. Per rendersene conto basta aprire i social network o ascoltare le radio che parlano di calcio: l’argentino è passato in pochi minuti da bidone ad eroe. A Roma capita spesso, anche se c’è da dire che altrettanto spesso la riabilitazione dopo un gol è immediata quasi quanto la condanna preventiva: segnare alla Lazio, però, è una specie di bonus per la carriera. Non che Iturbe abbia intenzione di fermarsi qui, ma potrà lavorare con quella serenità che gli è mancata nel suo primo anno romanista. Un po’ per colpa sua, un po’ a causa degli infortuni, molto per un ambiente che ha valutato il suo rendimento in base ai soldi spesi dalla Roma per acquistarlo dal Verona: 24,5 milioni che si sono posati sulle sue spalle rallentandone la corsa e appesantendo la testa. I «commercialisti» a cui ha fatto riferimento Daniele De Rossi, gli stessi che ora saranno costretti ad aggiornare i conti: il gol alla Lazio, infatti, vale la qualificazione diretta alla Champions e quindi circa 50 milioni di euro, cioè più del doppio rispetto a quanto è stato pagato. C’era anche questo nella sua corsa verso la Sud e nel suo pianto a dirotto, una liberazione dopo mesi di sofferenze, vissuti in silenzio dentro uno spogliatoio in cui tutti gli sono rimasti vicini: l’amico Paredes, De Rossi ma anche Florenzi. E poi Garcia, che ha saputo aspettarlo, e ora se lo gode.