(G. Piacentini) – Il suo gol nel finale di primo tempo ha riportato in partita la Roma, dopo il vantaggio dell’Udinese. C’è la firma di Radja Nainggolan nella vittoria della formazione giallorossa, proprio lui che è stato l’uomo più chiacchierato della settimana. «Sapevamo – le sue parole – che dovevamo vincere per forza per prenderci il secondo posto. Abbiamo giocato bene e dimostrato di essere squadra perché non è mai facile recuperare, e noi ci siamo riusciti. Ora c’è la partita più importante e speriamo di prepararla al meglio».
Settimana segnata dalla questione del ritiro. «L’importante era vincere, ma non per questo dobbiamo andare un’altra settimana a Trigoria. È un match point perché la vittoria significa qualificazione diretta alla Champions, il secondo posto dipende solo da noi, ce la possiamo giocare e non dobbiamo avere paura di nessuno anche se la Lazio sta attraversando un buon momento di forma. Il mio futuro? La mia volontà la conoscono tutti, sto dimostrando di voler rimare qua».
Di Nainggolan e della sua situazione contrattuale ha parlato anche Walter Sabatini, che nei giorni scorsi ha incontrato il Cagliari per discutere proprio del riscatto del Ninja. «Per Radja – le parole del d.s. – ci stiamo avvicinando, ma sono trattative un po’ complesse perché riguardano grandi giocatori. Le posizioni di Astori e Ibarbo sono legate a Nainggolan e le valuteremo nei prossimi giorni. Il portiere? Se De Sanctis è quello di questi ultimi due mesi non c’è problema, con lui siamo tranquilli e sicuramente rimarrà, ma arriverà anche un altro portiere, in che veste lo decideremo con lui».
Il direttore sportivo Walter Sabatini ha spiegato anche la posizione della società sul derby, che oggi sarà ufficialmente spostato a lunedì 25. «Posticiparlo, secondo noi, sarebbe sbagliato perché la Lazio giocherà mercoledì sera e la Roma in questa stagione ne ha giocate tante di partite il mercoledì, in Champions League, e non ha mai chiesto lo spostamento».
Prima della partita dalla curva Sud si sono levati cori di protesta nei confronti del presidente Pallotta e del d.g. Baldissoni. Fischi anche per Miralem Pjanic, uscito per un risentimento all’adduttore, al momento della sostituzione: in questo caso, però, sono stati coperti dagli applausi arrivati dagli altri settori dello stadio.