(L. Valdiserri) «Se resto alla Roma? Io voglio rimanere e il campo ha parlato per me. Adesso sono loro che si devono fare sentire, non mi posso comprare da solo. Ci vediamo a Pinzolo? No, mi aggrego direttamente il 14 in Australia perché adesso vado in nazionale».
Radja Nainggolan, prima dell’ultimo impegno di campionato, che gli sarà risparmiato (ha giocato 2.724 minuti, il secondo giocatore più utilizzato da Garcia, dopo De Sanctis), ha messo in chiaro ancora una volta la sua situazione. E, come ha fatto Rudi Garcia, ha rilanciato il pallone nel campo dei dirigenti: spetta a loro decidere il futuro.
La richiesta di Nainggolan per restare è raddoppiare l’ingaggio: da 1,5 milioni di euro netti a stagione a quasi 3, compreso qualche bonus di facile raggiungimento.
Prima, però, c’è da raggiungere l’accordo tra Roma e Cagliari sulla comproprietà. Si parla molto dell’inserimento di altre squadre – Manchester United, Borussia Dortmund, Juventus – ed è anche per questo che Nainggolan avrebbe detto al suo procuratore di non alimentare queste voci. Il Ninja vuole la Roma, ma il summit di giovedì a Londra con Pallotta sarà decisivo.