(F. Monti) Il Club Financial Control Body (Cfcb) dell’Uefa ha ufficializzato il raggiungimento di accordi individuali con 10 società, che erano state indagate per il mancato rispetto dei parametri stabiliti dal fair play finanziario: Inter e Roma, poi Monaco, Besiktas, Krasnodar e Lokomotiv Mosca, Sporting Lisbona più Rostov, Karabukspor e Cska Sofia. Il Wolfsburg non è più sotto osservazione.
L’Inter dovrà versare sei milioni di euro in tre rate annuali; in più 14 milioni nel caso in cui non dovessero essere rispettate le condizioni economiche concordate. Le misure sono meno severe di quanto si era ipotizzato in questi mesi. In concreto: i sei milioni, da versare per intero, saranno divisi in tre rate di pari importo e per la prima si tratta di una decurtazione alla fonte dei premi Uefa per l’Europa League 2014-2015. Se poi dovesse essere superato un disavanzo di bilancio di 30 milioni per il 2016 e non dovesse essere raggiunto il pareggio nel 2017, allora l’Inter dovrà pagare gli altri 14 milioni (7 all’anno).
Oltre alla sanzione economica, ce n’è una tecnica: se e quando arriverà la qualificazione alle coppe, l’Inter avrà la lista Uefa «A» bloccata a 21 giocatori al primo anno e a 22 nel secondo, invece dei 25 concessi dal regolamento. Infine, il mercato dovrà essere bilanciato tra entrate e uscite in base all’inserimento dei calciatori nella lista Uefa. Il commento dell’a. d. nerazzurro Michael Bolingbroke: «Crediamo nei principi che stanno alla base del financial fair play e siamo sicuri che il nostro business plan porterà il club ad essere sempre più competitivo, sul campo e fuori dal campo, nel rispetto delle condizioni fissate nell’accordo che abbiamo trovato». Si va verso un mercato autofinanziato con la cessione di un giocatore importante, ma non indispensabile al nuovo progetto tecnico, ma le prospettive restano interessanti: Yaya Touré è sempre più vicino e l’offerta economica per Dybala è assolutamente concorrenziale rispetto a quella di altri club.
Capitolo Roma. La società è stata condannata a pagare un’ammenda di 6 milioni (due da pagare integralmente, ma divisi in tre rate; quattro con la condizionale) e si è impegnata a raggiungere il pareggio entro la stagione 2017-2018. «L’accordo è il frutto di diversi mesi di dialogo con l’Uefa durante i quali sono stati riconosciuti i significativi risultati conseguiti dentro e fuori dal campo». Il club ha ribadito «il proprio sostegno al fair play finanziario ed è orgoglioso di fungere da modello di nuova gestione nel calcio per le nuove proprietà, in particolare per quelle che acquisiscono club che versano in situazioni difficili».