(F.Sarzanini) – Studenti e lavoratori della scuola si sono dati appuntamento alle 15,30 di oggi in piazza dell’Esquilino per un corteo che arriverà in piazza Santi Apostoli e terminerà verso le 19.Sono i sit in di protesta previsti. Alle 15 saranno chiuse le strade di accesso al quartiere Flaminio perché si apriranno i cancelli dell’Olimpico e la zona sarà invasa dai tifosi di Lazio e Roma che andranno ad assistere al derby. Tanto basta per comprendere che la giornata di oggi potrebbe diventare davvero «nera» per la viabilità, ma soprattutto per la sicurezza. In una città che ha lo stadio in uno dei quartieri centrali, strategico snodo di traffico visto che a poche centinaia di metri passa la via Olimpica e quel tratto del Lungotevere porta diritto alla Flaminia, autorizzare lo svolgimento di una partita così importante alle 18 di lunedì appare un’autentica follia. Paralizzare un’area tanto vasta per soddisfare le richieste del presidente della Lazio Claudio Lotito – ma se fosse stato quello della Roma il giudizio sarebbe stato identico – è inaccettabile, perché penalizza i cittadini. Senza contare il problema della sicurezza. La questura è in allerta per la possibilità che prima e dopo l’incontro ci siano incidenti tra tifosi o forse, non sarebbe la prima volta che accade, che entrambe le tifoserie attacchino le forze dell’ordine. Ci sarà uno spiegamento di carabinieri e polizia degno delle grandi occasioni e al momento nessuno è in grado di prevedere che cosa accadrà. Saranno mobilitati 1.700 uomini e ciò fa comprendere quanto alta sia la preoccupazione. Eppure si è deciso comunque di far disputare la partita in un giorno feriale, quando le persone rientrano dal lavoro, i genitori devono tornare a casa con i figli.
CORRIERE DELLA SERA Un giorno sbagliato
Possibile che non si sia pensato ai disagi e ai rischi che una simile scelta avrebbe comportato? Perché non si è tenuto nel giusto conto il fatto che le esigenze dei cittadini dovrebbero sempre prevalere, in special modo se il disagio viene causato da un evento che poteva essere comodamente programmato in un’altra giornata? Davvero è più importante salvaguardare i calciatori della Lazio che mercoledì scorso avevano giocato l’incontro con la Juventus? Sarebbe bene tenere sempre a mente che quando si parla di sicurezza non si deve ragionare soltanto sui provvedimenti da adottare, ma anche di quello che viene percepito, di quanto davvero le persone si sentono sicure al di là del fatto che le misure siano adeguate.