(C. Zucchelli) Scrivendo su Google «Walter Sabatini compleanno» le prime tre foto visualizzate sono quelle di Garcia, Baldini e Benatia. Basterebbe questo piccolo aiuto informatico a sintetizzare gran parte dell’avventura romanista di Sabatini: il tecnico che ha voluto più di tutti e sta difendendo con le unghie e con i denti (al netto di qualche divergenza – normale tra uomini di calcio – sulla gestione dei giocatori), l’ex direttore generale che ormai 5 anni fa lo ha chiamato per ricostruire la Roma e il giocatore simbolo di tutto quello che la squadra era la scorsa stagione e non è riuscita ad essere in questo. Ha festeggiato ieri 60 anni, Walter Sabatini, gli unici auguri graditi sono stati quelli del figlio Santiago, per il resto un veloce brindisi con Baldissoni, Massara e i più stretti collaboratori e un ringhio a chi tentava di ricordargli la ricorrenza.
OGGI IL REGALO? Non ha mai amato i compleanni, il direttore sportivo della Roma che adora i talenti vivi (e non sempre concreti) e gli autori letterari morti perché il talento di chi è ancora in vita è difficile da sopportare. E il compleanno di ieri, che pure è cifra tonda, non fa eccezione. Sperava di brindare a fine maggio con un trofeo, si ritrova invece a festeggiare in un momento particolarmente difficile per la squadra giallorossa, il peggiore dopo il 26 maggio e la Coppa Italia persa. Le sue scelte sul mercato, dall’estate all’inverno, da Juan Iturbe a Seydou Doumbia passando per Ashley Cole e Victor Ibarbo, non sono state le più felici per sua stessa ammissione e quello che succederà a fine campionato è imprevedibile, nonostante la fiducia del presidente James Pallotta e altri due anni di contratto. Poteva consolarsi con la Coppa Italia Primavera venerdì, ma è sfuggita anche quella. E allora niente feste, niente viaggi, ma una giornata come un’altra da trascorrere a Trigoria cercando di captare sensazioni e umori per l’importante partita di oggi all’Olimpico contro il Genoa. Magari gli auguri non li ha voluti, un gol di Iturbe, che lui trattava anche dall’ospedale e che all’Olimpico in campionato non ha mai segnato, lo vorrebbe eccome.