(M. Cecchini) – Evidentemente doveva essere nel suo karma. Dicono che i baristi vadano veloci e macinino chilometri, soprattutto se devono servire ai tavolini. Alessandro Florenzi è sfuggito al primo destino – i genitori avevano un bar, ora trasformato in ristorante, nei pressi di Acilia – ma la condanna a correre gli è rimasta tutta. Condanna dolce, intendiamoci, perché proprio grazie a questa dote – unita ad un piede che sa calciare in modo encomiabile – si conquisterà un posto anche nel prossimo derby.
DERBY AGRODOLCE A proposito di karma, come Totti e De Rossi prima di lui, da romano e romanista Florenzi sente la stracittadina in modo così speciale che il suo rendimento spesso non è stato all’altezza del suo valore. Non a caso, nelle 6 sfide in cui è stato a disposizione (5 giocati e uno in panchina, quello della finale di Coppa Italia del 2013) ha un bilancio di 2 sconfitte, 3 pareggi e solo una vittoria. Quanto basta per essere abbastanza preoccupati in vista della sfida di lunedì pomeriggio.
TERZINO O PUNTA Da buon jolly, ad Alessandro qualsiasi ruolo in campo gli sta bene pur di esserci. Il paradosso però è che quasi mai il giallorosso ha giocato nella sua posizione preferita, cioè da centrocampista puro, ma ha oscillato tra l’attacco e la difesa, sempre come esterno. Garcia per il momento sta coltivando per lui entrambe le possibilità, visto che potrebbe sia tornare a schierarlo nel tridente, se in partenza opterà per una Roma più prudente, oppure in retroguardia, se invece sceglierà una formazione più arrembante.
NOZZE DA CHAMPIONS Comunque sia, l’obiettivo per Florenzi non può essere che uno solo: battere la Lazio e conquistare la Champions. D’altronde, lo aspetta un’estate senz’altro indimenticabile, visto che il 18 giugno si sposerà con la sua Ilenia. A proposito, lunedì scorso era anche il compleanno della fidanzata, ma quando la serata era appena iniziata Alessandro ha salutato tutti dicendo: «Cè il derby e non posso fare tardi». Nessuna meraviglia. Il giallorosso sa che alla Roma lunedì non potrà mancare la sua corsa e, chissà, anche i suoi gol. Al momento, Florenzi è già a quota 5 in campionato, ovvero come Pjanic e più di Gervinho (2), Doumbia (2), Iturbe (1) e Ibarbo (0). Niente male, no? Insomma, Alessandro va veloce, tanto da meritarsi anche la stima del c.t. Antonio Conte, che a giugno lo vorrà nel gruppo chiamato ad affrontare Croazia e Portogallo. Occhio però: lunedì nonna Aurora non sarà in tribuna, quindi eventuali corse con abbracci saranno riservate ai compagni. Anzi, se tutto andrà bene, a Trigoria si aspettano che si rimetta alla macchina del bar per preparare il caffè a tutti. Dicono che il suo, da ex professionista, sia molto buono. «Se non avessi sfondato come calciatore, sarei diventato senz’altro barista», dice spesso Alessandro. Invece, il destino gli ha sorriso e lui lo ringrazia ogni volta a suo modo: senza fermarsi mai.