(N. Berardino) – Prende la parola Igli Tare e manifesta tutta la rabbia della Lazio per le decisioni arbitrali che hanno inciso sulla sconfitta contro l’Inter. «Difficile mantenere la calma dopo una partita come questa. Arrivare a una gara così decisiva con una terna arbitrale del genere…». Poco dopo nei corridoi si sente chiara la voce del presidente, Lotito è netto: «Questo con me va a casa, ha rovinato una partita bellissima». Attacco diretto e senza fronzoli del padrone della Lazio, che però è anche vicepresidente e consigliere federale. Un’altra frase di quelle che faranno discutere. Il tutto a rafforzare e sottolineare una polemica che il suo direttore sportivo, Tare appunto, aveva innescato senza alzare i toni ma scegliendo argomenti decisi per esprimere tutto il suo disappunto. «Di solito non commento mai l’arbitraggio ma stavolta non posso fare altro, perché in questo modo si pregiudica il lavoro di una squadra e di una società». Richiama l’attenzione sui punti chiave che hanno sfavorito la Lazio. «Prima di venire a parlare, abbiamo avuto un confronto con un nostro videoanalista proprio su alcuni episodi. Il primo gol dell’Inter era da annullare per un fuorigioco. Ho dei grandi dubbi sull’espulsione di Marchetti e sul rigore per l’Inter: la caduta di Icardi era accentuata. E poi vorrei rivedere se era fuorigioco su Candreva lanciato da Felipe Anderson. Una serata no per la terna arbitrale. Non è stata una direzione corretta».
OLTRE LA RABBIA Igli Tare cerca di guardare avanti, ma la corsa della Lazio verso la Champions rischia di avere trovato uno stop troppo pesante contro l’Inter, che potrebbe risultare determinante verso il traguardo finale del campionato. Dopo il gol di Candreva si puntava alla vittoria per un nuovo sorpasso alla Roma e per tornare così al secondo posto. «In una partita così importante — si rammarica ancora il direttore sportivo biancoceleste —, mandare un arbitro giovane come Massa non è il massimo. Mi rendo conto che è difficile parlare in questo momento, ma è un anno molto importante per questa società. Cerchiamo rispetto, la Lazio lo merita. Dobbiamo ripartire dalla spirito della squadra in campo, abbiamo ancora un punto in meno dalla Roma e ci sono tre gare per raggiungere il traguardo della Champions». E i tifosi hanno sfogato la loro rabbia in tribuna contro il designatore di B Stefano Farina, che era in compagnia del figlio: più volte insultato, il designatore ha abbandonato la tribuna con il figlio in lacrime.