(A. Pugliese) «Lo so, c’è la questione della comproprietà da risolvere. Ma io a Roma sto benissimo e la prossima stagione spero di continuare a fare bene con questa maglia, magari anche meglio di quanto fatto quest’anno». Sono le parole di Radja Nainggolan di ieri nel match program della Roma (in vista del Palermo). Quasi un manifesto, almeno nella speranza dei tifosi giallorossi. Per far sì che si avveri, però, Nainggolan prima va riscattato. Non è facile, ma la Roma ci sta lavorando su, anche per respingere l’assalto delle grandi d’Europa: Juventus, Manchester United e forse anche Psg.
LA STRATEGIA Nella trattativa, da qualche giorno Sabatini ha cambiato interlocutore, da Marroccu a Capozucca, nuovo d.s. del Cagliari. Da un amico all’altro, anche se la traccia era già stata segnata. «Il rapporto con Sabatini va oltre l’amicizia, poi ci sono questioni di lavoro. Con il presidente Giulini ci dobbiamo coordinare su Nainggolan, è presto per avere un quadro della situazione — ha detto Capozucca a Trs —. Idem per Astori e Ibarbo, siamo in una fase in cui si dice molto ma non è tempo per i fatti». Già, anche se una strategia la Roma ce l’ha, dividere le due trattative: da una parte Nainggolan e Ibarbo, dall’altra Astori. Sabatini ha già offerto 2,5 milioni di euro al giocatore per il rinnovo del contratto, ma Nainggolan vuole 3 milioni più bonus. Non siamo lontani, Sabatini ha chiesto tempo fino al dieci giugno per sistemare alcune cose e formulare un’offerta definitiva. Nel frattempo, però, dovrà risolvere il problema con il Cagliari, riscattando la seconda metà di Radja (la prima era costata 6, a cui aggiungere i 3 del prestito della scorsa stagione). Anche perché le pressioni della piazza sono forti e una nuova Roma senza Nainggolan sarebbe considerata più debole.
FESTA A TRIGORIA Intanto ieri Nainggolan era a Trigoria per il family day, la giornata dedicata a giocatori, dipendenti e staff con le rispettive famiglie. «Ma la vera festa sarà con il Palermo, dove celebreremo la vittoria nel derby ed il secondo posto — dice lui —. Il bilancio è positivo, nonostante il calo post-natalizio. Essere obbligati a vincere per dimostrare di poter competere per lo scudetto ci ha pesato. Magari avremmo potuto restare vicini alla Juve. È un’esperienza che ci aiuterà nella prossima stagione». Lui ci sarà? La Roma ci spera, ma bisogna fare presto.