(M. Cecchini) La letterina è stata recapitata a Boston e la potremmo anche sintetizzare così: «Caro Pallotta, per il momento la Roma non può vincere, meglio non illudere i tifosi». Il mittente non è uno qualsiasi ma Rudi Garcia, cioè l’allenatore che oggi col Palermo chiude un campionato in cui è arrivato ancora dietro la Juve. A distanza siderale, certo, e proprio per questo le sue considerazioni vanno ascoltate. E pazienza se tutto questo ha suscitato una bufera nell’ambiente giallorosso, in sfortunata coincidenza con la campagna abbonamenti.
ANCELOTTI & CO. Insomma, Garcia (che ieri ha ricevuto il Premio Scopigno), in attesa del vertice di giovedì a Londra con Pallotta – che lo vuole tenere – nel frattempo mette il presidente spalle al muro, esponendosi così tanto da far credere che si stia costruendo una «exit strategy» alla Conte o un alibi, in caso di mercato deludente. E Ancelotti è libero, con Emery (e Conte stesso) come sogno…. per ora non vogliamo crederci, ma il messaggio è stato ruvido, anche se con due nei evidenti: 1) che la Roma volesse vincere è stato dichiarato spesso, con riferimento anche alla Coppa Italia; 2) al di là dei limiti finanziari, un po’ di autocritica ci sarebbe stata bene e avrebbe dato un tono più autorevole al tutto.
IL TIFO DELUDE Di mercato Garcia regala solo questo: «Ognuno vorrebbe avere Messi in rosa, ma bisogna fare con i nostri mezzi. Sono stupito nel vedere la Roma seconda dover ricevere tante critiche come quelle dopo l’eliminazione con la Fiorentina. Non voglio vivere di nuovo».