(D. Stoppini) Il biscotto lo mangia la Roma, per la Lazio la Champions non passa dal derby. Altro che pareggio annunciato: a cinque minuti dalla fine un colpo di testa di Mapou Yanga-Mbiwa spedisce la Roma in paradiso, pardon in Champions League, senza passare dai preliminari. Il difensore segna, la Lazio si dispera e ora fa i conti con la classifica. Perché il Napoli resta a meno tre e l’ultima giornata al San Paolo sarà sfida vera perché se vincono gli azzurri andranno loro ai preliminari.
LA PARTITA — E’ stata sfida vera anche all’Olimpico, match che un gol di Iturbe al 28′ del secondo tempo aveva indirizzato dalle parti di Garcia: splendida l’azione, con un tacco di Pjanic ad avviare Nainggolan, pallone a Ibarbo, cross e anticipo sul primo pallo dell’argentino, per il suo primo gol in campionato all’Olimpico. Pioli a quel punto inseriva Djordjevic. E proprio il serbo, al 36′ metteva dentro una sponda di Klose, dopo un cross di Felipe Anderson. Era l’1-1, in molti pensavano al “biscotto” anti Napoli annunciato. Ma divorato dall’uomo meno atteso, Yanga-Mbiwa. E pensare che il match l’aveva fatto più la Lazio, partita meglio già nel primo tempo: al 3′ Candreva impegnava De Sanctis, poi al 5′ Klose sbagliava clamorosamente la deviazione di testa a porta praticamente spalancata. La Roma chiudeva la prima frazione con un solo tiro verso la porta avversaria: mai così poco in tutta la stagione. Chiaro l’atteggiamento difensivo scelto da Garcia. Atteggiamento che alla lunga ha pagato, perché gli inserimenti di Ibarbo e Pjanic nel secondo tempo – quando la Lazio ha cominciato ad accusare le fatiche della finale di Coppa Italia – hanno sbancato il derby. Pioli invece dovrà rimotivare la sua Lazio, che non deve perdere a Napoli se vuole difendere il terzo posto.
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