(S. Carina) – Strano a dirsi ma il meglio del derby arriva al fischio finale. Mentre Garcia rimanda i bilanci («Non è tempo, ora bisogna festeggiare. Parlerò al momento giusto. Abbiamo dimostrato di meritare il secondo posto e la chiesa è rimasta al centro del villaggio. Dopo la Juventus, siamo la squadra più forte. I bianconeri al momento non sono raggiungibili madovevamoarrivare in Champions e ci siamo arrivati»), non possono passare inosservate le parole di De Rossi.
MESSAGGIO DIRETTO A fine partita, la sincerità del centrocampista è disarmante: «Grande fatica, grande impresa, di grande volontà di questo gruppo che ha scavato dentro di sé e ha trovato qualcosa perché, al di là della volontà, non abbiamo visto moltissimo. Questo per ripartire è la cosa più importante: festeggiare, divertirci, sfottere i nostri avversari, ma rendersi conto che facciamo un po’ cagare a volte.Quindi ripartiamo bene, con le idee ben chiare, altrimenti sarà dura l’anno prossimo, perché questi vanno forte». Un messaggio chiaro a Garcia (e alla società) che ha più peso se arriva dopo un successo così importante. Nella gioia irrefrenabile che contagia il gruppo, Daniele è forse l’unico che trova la lucidità necessaria per analizzare la stagione: «Il successo è un bene per ripartire. Ma la prossima annata sarà dura e bisogna sicuramente migliorare. Dal punto di vista della grinta la squadra ha dimostrato molto, malo aveva fatto anche in altre gare ultimamente. Le illusioni fanno parte di questa città, perché dietro c’è grande passionalità. Qualcuno si era illuso di più, qualcuno di meno. Neanche io sapevo quanto potesse essere difficile confermare quanto fatto l’anno scorso. Dal punto di vista del risultato siamo soddisfatti».
LA (NON) REPLICA DI RUDI Risultati ma non altro, dunque. Una precisazione che non può non chiamare in causa Garcia. Quando gli vengono riferite le parole del nazionale azzurro, il tecnico appare sinceramente sorpreso. Abbozza una smorfia ma poi preferisce glissare: «Abbiamo fatto cagare? È un termine che non conosco. Daniele è contento, come tutti gli altri. Hanno portato in alto i colori della nostra Roma. Adesso festeggeranno». Poi quando la (non) risposta sembra conclusa, arriva la postilla: «So solo che arrivare secondi in un contesto del genere non è facile». Parole che, in attesa dei bilanci stagionali, rimangono in sospeso.
IL CHIARIMENTO Il tecnico preferisce invece chiarire la querelle con Pioli. Oltre alle dichiarazioni di domenica («piagnoni »), smentisce seccamente parole che gli sono state attribuite nel post-gara a seguito di un siparietto andato in scena sia tra le panchine che prima di entrare in sala stampa («Ma stai zitto, non sai perdere, sei un rosicone»). Davanti ai microfoni, per il rivale ci sono soltanto elogi: «Se fa riferimento alle mie dichiarazioni in conferenza stampa domenica fa parte dello show della destabilizzazione dell’avversario, questa è comunicazione. Voglio invece fargli i complimenti perché è un allenatore bravissimo. Non so se arriverà quarto o terzo ma la Lazio ha fatto una grande stagione e ha giocatori bravi». Sul finale dei biancocelesti ci torna anche De Rossi: «Per loro si mette male, a noi non avrebbe fatto schifo un pareggio perché la Lazio dell’ultimo periodo un po’ faceva paura. Ce la saremmo giocata contro il Palermo e loro a Napoli sarebbero stati più tranquilli, tra virgolette. Ci avremmo pensato se li avessimo visti un po’ attendisti. Alla fine ce la siamo giocata e siamo ripartiti.Abbiamo giocatori forti ma dobbiamo migliorare tanto». Tra questi c’è Iturbe: «È giovane ma è bravo e in questa città di commercialisti gli hanno fatto pesare il costo del cartellino».