(S. Carina) – Meno due giornate di campionato all’ennesima rivoluzione. La Champions in questo caso conta poco. O meglio: conta per la qualità degli arrivi. Con i proventi europei, la Roma potrà investire al netto di una cessione che sembra scontata; senza, le cessioni dei big saranno almeno due e inevitabilmente Sabatini avrà più difficoltà a muoversi sul mercato. Non è un caso che sinora il ds abbia trattato parametri zero: sono bloccati Mavuba e Ayew (arrivata l’ufficialità dell’addio al Marsiglia: «Ne abbiamo discusso a lungo con il presidente ma il club non poteva assicurarmi una crescita sportiva e non poteva neppure confermare lo stipendio che percepisco attualmente», le parole del calciatore), monitorati invece Konoplyanka e Neto, in attesa di assestare i colpi più attesi.
Garcia è stato chiaro: vuole un portiere (che possibilmente sappia giocare anche con i piedi), due terzini, un regista e almeno un attaccante. Non sarà facile accontentarlo. Anche se a Trigoria tendono a minimizzare, l’occhio vigile della Uefa – che ha imposto il pareggio di bilancio nel 2017-18 (lo scorso anno -38,6) e altresì di non superare un deficit aggregato di 30 milioni per gli anni finanziari 2015 e 2016 (nell’ultima trimestrale, già toccata quota -15,7) – non potrà non pesare nelle strategie del club.
TRAFFICO SULLA FASCIA Sui portieri Handanovic è la prima scelta. La Roma si è mossa in tempi non sospetti (gennaio), consapevole che lo sloveno non avrebbe rinnovato con l’Inter, non disponibile a dargli l’aumento d’ingaggio (3 milioni a stagione) richiesto e garantirgli la possibilità di giocare la Champions. La minaccia arriva dalla Premier: l’Arsenal è interessata al numero uno nerazzurro. Paradossalmente l’approdo ai Gunners, potrebbe liberare Ospina, nazionale colombiano, vecchio pallino di Sabatini che in Italia controlla anche Sportiello e guarda con attenzione a Diego Lopez, in prestito al Milan via Real Madrid. Offerto Karnezis che però non scalda gli animi. In difesa, con il ritorno di Romagnoli e il reintegro di Castan, rimane in bilico la posizione di Astori. Se la Roma non lo riscatta, il Milan già si è fatto avanti con la società rossoblù, da ieri ufficialmente in serie B. Il nome chiesto da Garcia per la fascia sinistra è Digne, chiuso al Psg. Alternative Masuaku, Mendy e Baba sul quale ha messo gli occhi anche la Juventus. A destra, da novembre il ds sta parlando con l’agente di Bruno Peres: molto dipenderà dalle richieste del Torino. Il centrocampo è il reparto che al momento sembra essere quello più completo, con Strootman pronto a rientrare a ritiro inoltrato.
CABAYE PER LA MEDIANA Ma le dinamiche di mercato potrebbero presto cambiare le carte in tavola: tra i più richiesti ci sono infatti sia Nainggolan (che deve ancora essere riscattato dal Cagliari e piace in Premier: Manchester United e Liverpool) sia Pjanic mentre Keita è ancora indeciso sul rinnovo. Garcia ha chiesto il parametro zero Mavuba (che potrebbe sostituire proprio il maliano) e abbraccerebbe volentieri un’altra sua vecchia conoscenza: si tratta di Cabaye (23 presenze in Ligue 1, appena 13 da titolare). Come per Digne la Roma si è mossa per prenderlo in prestito ma potrebbe anche acquistarlo se la valutazione scendesse attorno ai dieci milioni. In attacco, invece, molto dipenderà dalle partenze (in primis di Doumbia) e dai riscatti (chiesto il rinnovo del prestito per Ibarbo). Un centravanti è indispensabile: con Luiz Adriano che strizza l’occhio agli ingaggi milionari del Psg e della Premier, è tornata a circolare l’ipotesi di uno scambio Destro-Gomez.Ma il sogno di Sabatini è Bacca, uomo- gol del Siviglia. Se Ljajic dovesse partire, da non escludere un nuovo assalto a Perotti, già trattato a gennaio. Alternative: Lestienne e M’Pokou.