Oggi pomeriggio vedremo definitivamente se la Roma ha capito la lezione. Se saprà presentarsi in campo nel derby umile e nello stesso tempo irriducibile. Non abbiamo, per fortuna, paura del quarto posto e del biglietto europeo di Seconda classe, perché il Napoli si è suicidato. E ciò nonostante la partita di oggi ne vale almeno tre: si gioca per il secondo posto, che abbiamo ampiamente meritato per un anno e mezzo e messo in discussione in quattro mesi; si gioca per l’orgoglio e la supremazia cittadina, che pensavamo non fosse in discussione; si gioca contro una Lazio che si presenta più forte, più sicura, più entusiasta.
Eppure la Roma deve dimostrare ai suoi tifosi di non essere tornata superficiale e molle, come ci è sembrata troppe volte nella seconda parte del campionato. Tocca ai giocatori dimostrare se la Chiesa può restare al centro del villaggio, o deve ridimensionare le proprie ambizioni. C’è solo un piccolo vantaggio che va sfruttato: rispetto alla Coppa di due anni fa le parti sono rovesciate. Oggi è la truppa di Lotito ad arrivare con il vento in poppa e i favori di pronostico e critica. E nel derby non è mai buono.possiamo giocarcela e se alle 20 usciremo davanti, almeno la squadra avrà fatto il suo dovere.