(S. Carina) Il miglior attacco? Con Garcia è sempre la difesa. Se il reparto offensivo giallorosso stenta, risultando il settimo del torneo e non garantendo quello sprint necessario per competere per lo scudetto, quello difensivo continua a dare garanzie almeno da Champions. Sono 25 le reti subite: media 0,73 a gara. Gli errori non sono mancati. Limitandosi al campionato, basterebbe ricordare la dormita di Cole su Raimondi in Atalanta-Roma 1-2 (21 novembre); l’harakiri di De Sanctis su Zaza in Roma-Sassuolo 2-2 (6 dicembre); l’assist di Astori a Dybala in Palermo-Roma 1-1 (17 gennaio); il via libera lasciato da Iturbe a Eto’o in Roma-Samp 0-2 (16 marzo); l’abbaglio di Holebas su Bruno Peres in Torino-Roma 1-1 (12 aprile) o il rigore regalato da Astori a Denis in Roma-Atalanta 1-1 (19 aprile). Gol presi in modo evitabile che hanno evidenziato lacune dei singoli.
I NUMERI – Da quando la serie A ha adottato le 20 squadre, solo in un caso dopo 34 giornate la Roma ha fatto meglio: nella passata stagione, con 19 reti subite. Poi, eccezion fatta per il 2006-07 (26), è sembrato di assistere al remake horror di ‘Non aprite quella porta’: 2012-13 (54), 2011-12 (48), 2010-11 (47), 2009-10 (37), 2008-09 (52), 2007-08 (34), 2005-06 (36), 2004-05 (56). Per trovare uno score migliore, bisogna tornare ai tornei a 18 squadre e al 2003-04, quando la Roma chiuse con 19 gol subiti, seconda dietro al Milan. Ennesima conferma che per vincere, oltre a non subirli, i gol bisogna pure farli.