(A. Austini) – Il progetto esecutivo entro maggio, poi il via ai lavori in estate. La Roma aspetta di tornare nel piccolo stadio che verrà ristrutturato e ammodernato al Tre Fontane e ospiterà in futuro le partite di Primavera, Allievi e Giovanissimi giallorossi, oltre ad altri eventi a scopo benefico. L’ATI guidata da Ugo Pambianchi, concessionaria dell’impianto dallo scorso 6 febbraio dopo la vittoria al Tar e al Consiglio di Stato, procede spedita: prima della fine del mese l’assessore allo sport di Roma Capitale, Paolo Masini, attende le carte definitive in Campidoglio.
Viste le condizioni in cui è stato abbandonato da anni lo stadio, servirà qualche mese per completare l’opera e difficilmente sarà pronto per l’inizio della prossima stagione. È previsto il rifacimento della tribuna, da adeguare alle norme Uefa per ospitare partite di Youth League, mentre il campo prinicipale dovrebbe essere rifatto in sintetico. A meno che la Federugby non riesca a convincere Pambianchi e il Comune dell’opportunità di dividere il terreno tra calcio e palla ovale (andrebbe quindi realizzato in erba vera), visto che tra due stagioni le Zebre potrebbero trasferire la franchigia nella Capitale e giocare qui il torneo Pro 12.
In ogni caso sull’esedra destra del Tre Fontane non si giocherà solo a calcio. I due campetti secondari passeranno dalla Rugby Roma Club, a cui è stato lasciato l’utilizzo dell’impianto fino al 29 maggio, alla Nuova Rugby Roma di Roberto Barilari, che partecipa ad ATI con il 40% delle quote. La Profit N.G. di Pambianchi detiene il 55% mentre il restante 5% è dell’Asd All Volley di Sergio Ardito che andrà a giocare nel campo coperto. I costi dei lavori spettano al consorzio, mentre il club di Pallotta pagherà un canone d’affitto tra i 30 e i 50mila euro.