(A. Serafini) – Quando le cose cominciano ad ingranare puntualmente arriva lo stop. Nella lunga lista di incidenti collezionati in stagione a Trigoria, il destino non ha voluto risparmiare neanche Seydou Doumbia, bloccato domenica all’Olimpico da una fitta ai flessori della coscia sinistra. Una tempistica maledetta per l’attaccante ivoriano, che proprio ora cominciava a raccogliere i primi frutti della sua avventura in giallorosso (2 reti consecutive nelle ultime 2 gare). Al momento del cambio la stessa smorfia di disappunto è comparsa anche sul viso di Garcia, che soltanto oggi scoprirà l’entità dell’infortunio. Gli esami infatti sono stati rimandati di 24 ore con la speranza che vengano confermate le sensazioni positive del ragazzo, convinto che si possa trattare soltanto di un affaticamento o di una leggera contrattura. Come confermato ieri anche dal suo agente: «Non credo sia una cosa grave- ha spiegato a Laroma24.it – penso che possa recuperare per la sfida di Milano». Sensazioni differenti rispetto allo staff medico romanista, che non ha escluso la possibilità di una lesione che equivarrebbe alla fine anticipata della stagione di Doumbia o quasi.
Nel frattempo, quindi, Garcia ha cominciato a studiare le contromosse da utilizzare sabato a San Siro. Se da una parte Totti scalpita, stanco di guardare i suoi compagni dalla panchina, l’alternativa che continua a girare nella testa del tecnico è quella di riproporre il 4-3-1-2, affidandosi nuovamente a Pjanic per il ruolo di trequartista. Una soluzione attuabile soltanto se verrà ultimato in tempo il recupero di Keita, avvistato ieri a Trigoria (nel giorno di riposo concesso a tutti) per un primo allenamento che non ha registrato altri fastidi.
Sfruttando la libera uscita concessa dopo la vittoria con il Genoa, la squadra ne ha approfittato per partecipare alla festa di compleanno di Nainggolan. Serata in discoteca in cui non è passata inosservata la presenza di Paulo Dybala, il gioiello argentino del Palermo invitato proprio dal gruppo sudamericano romanista. L’attaccante rosanero infatti era stato immortalato qualche ora prima in compagnia di Iturbe (i due hanno lo stesso procuratore), Paredes e De Rossi pronti per assistere dal divano di casa al tanto atteso Superclasico tra Boca Juniors e River Plate. Una serata tra amici e al momento nessun sogno di mercato all’orizzonte, perché nonostante il ragazzo susciti l’interesse calcistico di Sabatini, l’alta valutazione del cartellino non lo inserisce tra i profili che la Roma sta cercando.
Intanto il ds è volato ieri a Milano, dove c’è stato tempo per parlare anche con l’entourage di Ashley Cole, prossimo all’addio dalla capitale. Sul piatto ci sono almeno due offerte provenienti dagli Stati Uniti. La Roma è pronta a trovare un accordo (il terzino è in scadenza nel giugno 2016) e a fargli un grosso in bocca al lupo.