. Se Garcia si aggiudica la sfida più importante del suo biennio giallorosso,Pioli la perde e non può star tranquillo. I preliminari sono a rischio perché domenica il Napoli, in caso di vittoria, raggiungerebbe i biancocelesti in classifica e sarebbe promosso grazie agli scontri diretti. L’1 a 2 dell’Olimpico è dunque pesantissimo. Per entrambi i club. Nel bene e nel male.
EMOZIONI NEL FINALE
Il derby dei derby è stato brutto per più di un’ora. La Roma a difendere il vantaggio in classifica con il 4-1-4-1, la Lazio a cercare il sorpasso con il 4-2-3-1. Ma De Sanctis e Marchetti non hanno lavoro. Tatticamente è difficcile che possano nascere occasioni, anche se Klose, di testa, spreca subito la palla del vantaggio indirizzando a lato. Garcia rinuncia anche alle ripartenze per fare muro e con Totti prima punta non riesce a costruire chance per sbloccare il risultato. Pioli, invece, non trova Candreva e Felipe Anderson nel giorno migliore per saltare i giallorossi nell’uno contro uno e sbaglia a forzare il recupero di Biglia che cammina in campo. Solo a metà ripresa la sfida cambia ritmo. Grazie ai nuovi interpreti inseriti da due tecnici, soprattutto quelli del francese. In 12 minuti la Roma va direttamente in Champions.
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