(E. Menghi) Con il minimo sforzo, il massimo risultato. La Roma batte 2-0 il Genoa e mette pressione alla Lazio, chiamata a rispondere a Bergamo con l’Atalanta. Il match dell’ora di pranzo porta al sorpasso, ma i conti si faranno alle 17. Garcia conferma l’undici che mercoledì scorso ha battuto nettamente il Sassuolo, lascia ancora in panchina Totti e ridà fiducia a Doumbia. Keita, convocato nonostante un ginocchio messo male, va in tribuna, lasciando il centrocampo nelle mani di Pjanic, De Rossi e Nainggolan. Le lamentele di Cole via Twitter non sono bastate per garantirgli un posto in squadra, nemmeno oggi in assenza del titolare della fascia sinistra, Holebas, recuperato solo per la panchina. C’è Torosidis da quel lato, con Florenzi esterno a destra. Gasperini si copre, sceglie una formazione sguarnita di attaccanti e la squadra ne risente. Niang è troppo solo per far paura ai due centrali Manolas e Astori. Il primo tiro della partita è di De Rossi, che ci prova da fuori: la palla non perfettamente nello specchio viene per sicurezza deviata da Perin in angolo. Al 24’ il Genoa si fa avanti con Izzo, che dal vertice dell’area cerca la porta, ma De Sanctis in tuffo salva. Al 25’ Gervinho affonda sulla sinistra, poi lascia a Nainggolan che arriva a rimorchio, il tiro del belga è centrale ma leggermente deviato da Roncaglia: Perin non si fa beffare. Al 28’ ci prova anche Florenzi con un destro che sfiora il secondo palo. Al 35’ Doumbia trova il gol, il primo all’Olimpico che l’aveva fischiato all’esordio e ora lo applaude. L’ivoriano sfrutta al meglio un errore di Izzo, che gli fa involontariamente l’assist, supera De Maio e la mette in rete. Seconda rete consecutiva alla quarta presenza da titolare.