(M. Pinci) Quelle braccia tese in curva, quei volti coperti che brandivano mazze e bottiglie di vetro, non hanno smesso di far discutere. Gli hooligans del Wisla Cracovia, ospiti della Lazio in Curva Nord in occasione del derby di Roma, sono una macchia che la giustizia italiana vuole cancellare. Soprattutto dalle cronache future.
Per questo la Digos ha identificato e denunciato i circa sessanta rappresentanti del gruppo Sharks Wisla che lunedì hanno preso parte agli scontri con la polizia. I nomi sono stati tracciati grazie ai titoli d’ingresso allo stadio — regolarmente acquistati per loro conto dagli ultras laziali — ma non solo: gli inquirenti sapevano dove dormivano, chi in hotel, chi ospitato a casa da “colleghi” biancocelesti. Alle denunce, seguirà l’applicazione di un daspo internazionale: in questo modo, almeno gli ultras neofascisti del Wisla saranno banditi per anni dagli stadi italiani, evitando il ripetersi delle scene viste in occasione dell’ultimo Lazio-Roma.