(F. Ferrazza) – E’ festa per il secondo posto, nella serata più attesa. La Roma batte la Lazio con quelli che nessuno si aspettava potessero esser decisivi, entrando con una giornata d’anticipo in Champions League. Iturbe e Yanga-Mbiwa, non certamente i più amati, accendono la festa dell’Olimpico, con Totti mattatore scatenato dei festeggiamenti. Ed è il festival delle magliette: prima una con scritto “La grande bellezza“, indossata in una foto di gruppo con sullo sfondo la curva nord, poi un’altra chiaramente indirizzata a Lotito, mostrata alla Sud. “Stai sempre a parlà, ora che te voi inventà“, completata dalla t-shirt di Florenzi: “Rigiochiamola anche domani“. “Ora per la Lazio si mette male – spiega De Rossi – a noi un pareggio non avrebbe fatto schifo, perché la Lazio dell’ultimo periodo un po’ faceva paura. Ce la saremmo poi giocata contro il Palermo. Ci avremmo pensato se li avessimo visti attendisti. Abbiamo giocatori forti ma dobbiamo migliorare“.
Il centrocampista è quasi incredulo: “Abbiamo fatto una grande impresa, frutto della volontà di un gruppo che ha scavato dentro di sé e ha trovato qualcosa. Ma, a parte la volontà, non abbiamo visto molto. Dobbiamo renderci conto che a volte facciamo cacare e il prossimo anno dovremo ripartire con le idee chiare. A Iturbe avevo detto che avrebbe segnato, è forte, giovane e può dare tanto. In questa città di commercialisti gli facevano pesare un giorno che era costato 20, poi anche 40 e questo un ragazzo lo sente“. E Iturbe si gode il suo momento. “Non c’era partita migliore per sbloccarmi. Non è stato un grande anno per me, ma con questo gol mi sono rifatto”. Abbassa i toni della polemica con Pioli, Garcia. “Le mie parole facevano parte del gioco, fanno parte dello show per destabilizzare l’avversario. Anzi, voglio fare i complimenti a Pioli perché è bravo e ha fatto una grande stagione“.
Il tecnico elogia poi i suoi: “Abbiamo voluto vincere, e siamo riusciti a raggiungere un grande obiettivo. Ora c’è solo da festeggiare con i nostri tifosi. Poi un bilancio finale lo faremo a fine stagione, ho delle cose da dire e lo farò più avanti“. Restano in attesa i tifosi, che ieri sera hanno deciso di non fare scenografie prima della gara per protesta contro Pallotta. “Un vero presidente non insulta la sua gente”, lo striscione esposto dalla curva sud.